Matteo Fantinelli è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"L'unica cosa che mi è interessa è vincere, della mia prestazione a Mantova non mi importa niente. Non siamo contenti perché, nonostante le assenze di Aradori e Davis, avremmo potuto portare a casa il successo. Teniamoci quanto di buono abbiamo fatto e concentriamoci al meglio sulla gara di domenica al PalaDozza con Ravenna. Ci siamo imbattuti in una prestazione importante di Mantova, che a un certo punto della gara ha tirato con il 60% da tre. Nonostante questo e i nostri problemi, siamo lo stesso riusciti a giocarcela fino alla fine. Teniamoci stretto questo aspetto e lavoriamo per migliorare il resto.
Segno di più? Non c'è un motivo, è solo una questione di numero di possessi. Definirmi un non realizzatore è sbagliato. Guardate quanti tiri mi prendo ogni partita. In squadra abbiamo Thornton e Aradori, giocatori che vanno serviti. Ognuno ha il suo ruolo. Da quando sono arrivato a Bologna mi è sempre stato chiesto di fare regia e di dare aggressività, ma in carriera ho dimostrato di essere affidabile anche al tiro. Di recente ho segnato di più perché in emergenza ho potuto prendermi più tiri.
La fascia di capitano? Per me è un sogno, sono pieno di orgoglio e gratitudine. Nel mio piccolo cerco di essere da esempio per i miei compagni e di mostrare tutto l'attaccamento che ho per questa squadra e per questa città. In realtà non è cambiato niente, sono sempre me stesso.
La vita è fatta di decisioni. Forse è vero, avrei potuto giocare in altri palcoscenici, ma cambiando alcune scelte le cose sarebbero potute andare anche peggio. Sono contento di quello che ho fatto e mi godo il presente. Sono alla Fortitudo. E sono felice"


(foto Marco Pregnolato)

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