ANDREA COSTA IMOLA - KONTATTO BOLOGNA 74-67
Fatal Imola per il terzo anno di fila, e Fortitudo che torna a casa dal derby di provincia con serie positiva interrotta. Semplice ma essenziale, la morale di una serata in cui, Candi in borghese con distorsione, Bologna non riesce mai a prendere il bandolo della matassa, non riesce mai a sintonizzarsi sulle frequenze corrette, e si ritrova poco compatta nel subire l’esplosività di Imola nei quarti centrali della gara. Poi si cerca il disperato rientro, quasi ci si riesce, ma due appoggi sbagliati in area sono la pietra tombale di una domenica, come avrebbe detto Fabio Concato, bestiale.
Concezioni diametricalmente opposte di attacco, all’inizio, con la Fortitudo a perimetralizzarsi e Imola a cercare lotterie dall’arco. Riesce meglio a Imola, con Hassan a farne due, e aiutare i suoi a mettere un po’ di spazio nel tabellone contro una Bologna non esattamente all’apoteosi della reattività, specie nel momento di scaraventare in campo le seconde linee. Si sgomita sotto canestro, Italiano racimola liberi, ma è 22-18 Imola al 10’.
Un po’ di zona imolese, gambe molli in difesa, e il secondo quarto non è di quelli che miglioreranno eventuali problemi gastrici di Boniciolli. Senza trovare approdi davanti e concedendo troppo dietro Bologna lascia che Imola faccia la sua partita, arrivando fino alla doppia cifra di scarto, al 41-29 di massimo vantaggio, prima che un vagito Ruzzier-Raucci sia il classico limitare i danni per un 20’ che arriva sul 41-34 interno.
Quando piove nevica, specie quando Boniciolli deve dare minuti di riposo a Ruzzier e scopre che i suoi, a tratti, manco riescono a superare la metà campo. Qualcosa lo infila Knox, ma è vuoto pneumatico contro una Imola che prende il largo, continuando a spanierare da fuori (e sbagliando anche facili piazzati per provare anche a ventellare) e trovando anche, quando serve, bricioline in area. Diventa +16, +17, +18, ed è come quando giochi a carte, ed ogni volta che peschi una carta ti esce un due di bastoni con briscola coppe. Serve un Montano da 3, ma è 63-48 Imola al 30’.
Per recuperare, più che meriti propri, c’è un po’ di braccino imolese, con giocatori poco pronti nel capire che non è il caso di tirare sempre, sempre, a prescindere. Così, tra una cosa e l’altra, Bologna rientra in singola cifra, sbaglia con Nikolic il possibile -6, prima che Borra faccia la giocata dell’ex con cesto e fallo, portandosi Knox con sé nel canestro. Ma c’è ancora vita: Nikolic e Ruzzier fanno -5 a 76” dalla fine, ma Montano si mangia in contropiede il possibile -3. Ruzzier lo imita per fare ipotetico -4 nella azione successiva, e Prato dalla lunetta chiude la faccenda. Si riprende giovedì, Immacolata, Roseto.
(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Pallacanestro Bologna)