Giorni di confusione, in casa Virtus, con le notizie che arrivano da Caserta che non fanno capire cosa potrebbe capitare – e le conseguenze arriverebbero in automatico anche da queste parti – e, prima di tutto, la necessità di delineare una propria identità prima di guardare altrove. Sapendo come prima cosa che, in questo momento, il roster è a zero, giovincelli a parte. Come riporta Stadio, infatti, gli italiani a roster hanno già qualche sirena altrove, rigorosamente in serie A, e potrebbero quindi non fare parte del prossimo progetto, a prescindere da quel che sarà, di casa Virtus. Mentre i tre sono silenti, si parla dell’interesse di Varese (dove ha preso casa, come dirigente, Claudio Coldebella) per Valerio Mazzola. Su Simone Fontecchio, come prevedibile vista l’età del giocatore, ci sarà la coda: la stessa Varese, per ora, ma anche due squadre come Venezia e Reggio Emilia attualmente ancora in corsa nei playoff. Con il giocatore a cui non dispiacerebbe restare a Bologna in caso di ripescaggio. Ma su questo argomento, riuscire a capirci qualcosa è impossibile.

Così come la questione del prossimo campo di gioco virtussino: per il Carlino ancora nessuna richiesta per il ritorno al Paladozza è stata fatta, ma l’orientamento – per questioni varie, non ultima i costi – sarebbe quella di rimettere la Virtus dentro le mura cittadine. Intanto domani andranno pagati 170 mila euro di pendenze e tasse. Quelle che qualche tempo fa portarono ad una penalizzazione.

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PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE