VIRTUS - MILANO, IL DOPOPARTITA
Alla fine la partita di ieri sera - la prima di Alberto Bucci presidente - si può facilmente spiegare con le parole dei due allenatori. Valli ha ammesso noi abbiamo fatto quello che le nostre possibilità in questo momento ci consentivano, mentre Repesa si è detto stupito, perchè mi aspettavo probabilmente una partita più complicata.
Quindi Milano - giocando al minimo sindacale - ha fatto polpette della Virtus che ha dato tutto quello che aveva. Desolante, ma vero.
Il penultimo posto è rimasta immutato, dato che Torino ha perso in casa con Varese. E a questo proposito bisogna dire che in Piemonte la situazione è davvero tesa: ieri c’è stata una pesante contestazione, con i giocatori sommersi di insulti e sputi, e c’è anche stato un accenno di rissa tra un tifoso e White. Insomma, la Manital sembra l’unica squadra messa peggio dei bianconeri - al momento - e non solo come classifica ma anche come ambiente. Per il resto, in attesa del recupero di Pesaro - Trento, Varese ha preso una boccata d’ossigeno enorme e Capo D’Orlando ha vinto ancora. Da quando è arrivato Boatright i siciliani hanno vinto tre gare su quattro, e sembrano aver fatto un salto di qualità decisivo.
La stagione è ancora lunga, ma la Virtus di oggi è ridotta all’osso. La partita di ieri era proibitiva, ma col roster monco attuale i bianconeri farebbero fatica a battere chiunque. E l’attenzione si concentra già sulla sfida contro Varese del 13 marzo, una partita che non si può perdere in nessun modo, se non si vuole retrocedere.
Per questo serve il sostituto di Allan Ray, un giocatore con punti nelle mani. E serve possibilmente subito.
(foto Mario Carlini - Virtus Pallacanestro)