Virtus Segafredo, il punto dopo la sfida di Milano
Una partita molto bella, tra due squadre stanchissime dopo aver giocato quattro partite in otto giorni. E’ questa la sintesi del big match di ieri tra Milano e la Virtus, che sono arrivate alla partita del Forum in forte debito di ossigeno, visto il doppio turno di Eurolega e le rotazioni ridotte.
Parziali e controparziali
Ne è venuta fuori una partita fatta di parziali e controparziali, per la quale la Virtus ha vari rimpianti, come ha sottolineato Luca Banchi in conferenza stampa. Capita di rado che una squadra sia davanti in valutazione, rimbalzi e assist e perda, ma ieri è successo.
In più, la Virtus a inizio ultimo quarto ha avuto varie volte la possibilità di allungare, quando l’Olimpia sembrava davvero in crisi, e non l’ha fatto. Il finale lo si è giocato senza Marco Belinelli che ha fatto in sequenza terzo fallo (in attacco, contestato dal capitano bianconero) - quarto (tecnico) e quinto poche azioni dopo, ma comunque Lundberg a 8” ha avuto il tiro della possibile vittoria, ma la sua penetrazione si è fermata sul ferro. Infine, Hackett sul -3 (poco prima che Nove interrompesse la diretta) ha avuto uno spiraglio per prendersi la tripla del possibile pareggio, e non l’ha colto. E quindi Milano ha potuto fare fallo tattico. Dettagli, quelli che fanno la differenza in una partita così tirata.
Delle due squadre, quella “condannata a vincere” era Milano, che arrivava da cinque sconfitte in fila e aveva una notevole scimmia sulla spalla. La Segafredo ha mostrato parecchie cose buone - tra le varie si può segnalare l'ottima difesa di Cordinier su Shields e sicuramente c'è qualche rimpianto per aver sprecato un’occasione.
E' solamente dicembre
Però è solamente dicembre. Anche se adesso la classifica dice cose diverse - e in particolare la Germani Brescia ha un rendimento altissimo - è facile pensare che queste due squadre si incontreranno ancora più avanti, quando ci sarà qualcosa in palio. E lì tante cose saranno diverse. Milano avrà di sicuro Mirotic e Baron in più - e probabilmente qualche innesto dal mercato, se il giubilato Pangos come sembra andrà altrove - la Segafredo avrà Pajola e lo sfortunatissimo Mickey, che era appena rientrato e si è infortunato di nuovo. Per ora quindi bisognerà stringere di nuovo i denti trovando risorse interne - ieri Cacok è stato molto positivo peraltro - oppure andare sul mercato. Ma non bisogna dimenticare che è molto presto, e, i giochi veri si faranno più avanti.