La nuova Arena che sorgerà in Fiera e in cui la Virtus giocherà non sarà di proprietà della società bianconera, nemmeno in parte. Lo spiega il Corriere di Bologna, in un lungo articolo di Luca Aquino e Marco Madonia.
Secondo il progetto iniziale sarebbe stata costituita una società ad hoc tra BolognaFiere, Virtus e soggetti terzi. Nel frattempo è entrata Strabag, che si occuperà della costruzione, ma la Virtus si è sfilata. La società bianconera quindi non avrà un impianto di proprietà, ma stipulerà con la nuova Arena un lungo contratto di affitto, probabilmente di 20 anni.
Evidentemente - spiega il Corriere - la società bianconera non ha ritenuto strategico un investimento così oneroso in questo momento. La soluzione scelta comunque è valida per tutti, la Virtus potrà giocare in un impianto da 10mila posti, con tutti i requisiti richiesti da Eurolega, e la Fiera avrà entrate garantite per 20 anni.
I lavori dovrebbero partire a ottobre, con la demolizione del vecchio padiglione 35, e dureranno circa un anno. E' previsto che l'inagurazione sia a fine 2024.
Per quanto riguarda i costi, i 55 milioni previsti saranno finanziati in parte dalla BEI, la banca europea degli investimenti. Dato che la BEI per statuto opera solo con società private, è stato chiesto un parere sullo status di Bolognafiere, società quotata in Borsa ma con azionisti di maggioranza pubblici: Comune di Bologna 26.3%, Camera di Commercio 19.7%, Regione 9.4%, Città Metropolitana 9.1%). Se verrà considerata società pubblica, allora verrà costituito un soggetto ad hoc con Bolognafiere, Strabag e la banca che gestirà i finanziamenti. In caso contrario non ce ne sarà bisogno, e Bolognafiere potrebbe fare tutto internamente.
Infine, non è escluso che Segafredo sponsorizzi l'Arena dandole il nome con un contratto di sponsorizzazione.

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