Magari, quando leggerete queste righe, la pagina FB del Maestro Comuzzo avrà già, ironicamente, spiegato con filosofia come sia facile vincere quando ci si affida a Lui. In realtà, il Comuzzo allenatore ha fatto quello che faceva anche qualche mese fa, quando si diceva che aveva questa capacità di rendere più serena la squadra che Boniciolli, per i detrattori, stava mandando al collasso. Ma accreditargli la vittoria sarebbe ingiusto, perché alla fine gara 4 l’hanno vinta tutti, nel bene e nel male. Con tante lezioni da imparare, specie quelle che riguardano la necessità di stare tutti un po’ più calmi e tranquilli. Perché dopo la sconfitta di gara 3 c’erano stati giudizi apocalittici, il nervosismo del Poz a fine partita in primis, dimenticando una cosa: nei playoff, sul 2-0, in trasferta, si può anche perdere senza che la cosa venga vista come una tragedia. Servirà mantenere la calma nella buona come nella cattiva sorte, contro Casale, perché credere di poter fare 3-0, pipa in bocca e infradito, sarebbe un discreto errore, o no?

Verona viene quindi archiviata, con l’eccellente difesa che ha azzerato gli scaligeri che dopo 20’ rischiavano di terminare oltre quota 100: 23 presi dopo l’intervallo, 7 nei 10’ allenati da Comuzzo (nel parziale di 22-7 che l’ha chiusa), e con la felicità di sapere che ora c’è una settimana per far riposare i big di questa squadra, ora che, chiaro, una discreta rottura nelle gerarchie tra titolari e seconde linee c’è: Okereafor – che dovrà avere una fidanzata tra gli statistici di Verona, che gli hanno dato 4 punti in più – con 33’ giocati è stato il quarto come utilizzo. E questi giorni saranno fondamentali per mettere nella camera iperbarica il trio Cinciarini-Rosselli-Mancinelli, che come si suol dire sono venuti fuori quando il gioco si è fatto duro. Ma per andare avanti serve tornare a bussare alle porte di tutti: ieri c’è stato Pini, ma gli altri dovranno ridare continuità. In attesa di capire cosa fare del ruolo di undecimo: ieri McCamey, riesumato più per forza che per amore, è stato ornamentale. E’ il caso di tornare ad Amici, o meglio la tranquillità? Vedremo.

Just can’t get enough - La reazione del secondo tempo, quando Verona sembrava aver ripreso la linea nelle interurbane dall’arco. I vecchiacci che hanno mostrato anche più resistenza degli altrui giovini. E magari anche Pozzecco, che però deve capire una cosa, semplice semplice: avere Comuzzo dietro non deve essere un alibi per farsi espellere una volta sì e una no, sapendo di lasciare la squadra in ottime mani.

It’s no good - Servirà ridare linfa anche a chi, ieri, è stato sotto tono. Contro Casale in cinque non si vincerà.

(foto Fortitudo Pallacanestro)

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91