Andrea Cinciarini è stato sentito dal Carlino. Un estratto dell’intervista.

“Quando un anno e mezzo fa sono arrivato a Bologna non tutti hanno compreso la mia scelta, perché si trattava di scendere di categoria. Io però mi ero dato come obiettivo di riportare l’Aquila in serie A, mi sembrava una sfida molto stimolante tanto da mettere in gioco una parte della mia carriera. Ci siamo sempre fermati alle semifinali e andare via senza aver compiuto questa missione mi sarebbe dispiaciuto. In estate la società ha deciso di confermarmi e questo mi ha fatto piacere, allo stesso tempo nei colloqui con Antimo Martino il tecnico è stato molto chiaro e mi ha spiegato che vedeva in me l’uomo giusto per dare equilibrio tra quintetto partente e panchina e che le squadre vincenti avevano questo equilibrio. Un’osservazione che sentivo mia e per questo mi sono messo a servizio della squadra con convinzione.
Gli stranieri? Il club è andato sul sicuro e non ha voluto correre rischi. Hasbrouck è un califfo per la categoria perché fa sempre la differenza, Leunen era importante in serie A per cui da noi è un lusso non solo per il talento ma anche per l’intelligenza.
Siamo compatti? Il gruppo era molto unito anche l’anno scorso ma non riusciva a portare questa unità dentro la partita. Quest’anno invece accade e questo toglie dubbi e pressioni sul nostro obiettivo. Gli stessi tifosi percepiscono che ci sono tutte le condizioni per essere promossi e non perdono occasione per comunicarlo”


( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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