SEGAFREDO BOLOGNA

Spissu - voto 6,5 – (12pti, 3/3, 3/5, 1/1) - Conduce senza infierire, senza esagerare con le unghiate, gestendo gli acciacchi e bravo a capire dove andare a chiedere aiuto.
Umeh - voto 8 – (26pti, 2/2, 3/5, 6/8) - Ma sì, certo, magari dietro ogni tanto lavora come una Onlus, ma davanti arrivano tante di quelle fiammate, che vagli a dire qualcosa, poverello.
Rosselli - voto 6,5 – (11pti, 3/3, 3/5, 1/1) - Gli avranno spiegato il termine bolognese di ciappinaro. Senza far sforzi (anche perché 5 perse fanno capire che ci si deve limitare), tamponando dove c’è bisogno di tamponare.
Ndoja - voto 6 – (2pti, -, 1/1, 0/2) - Suda sotto la barba, scoprendo con il passare della partita che non c’è poi tanto bisogno di lui. E lui non sembra poi avercene tanto a male.
Lawson - voto 7 – (11pti, 2/2, 3/6, 1/2) - Altrove fanno pentole e coperchi. Lui, come Mastrota, si limita a capire quanto siano belle, le lucida, e non chiede altro per conto proprio. E dietro prova ad esserci.
Gentile - voto 6,5 – (6pti, 1/3, 1/2, 1/6) - Aggiustandosi in corso d’opera, non ascoltando quel diavoletto nella sua testa che lo vorrebbe sempre finalizzatore e non, anche e soprattutto, miglioratore degli altri.
Spizzichini - voto 6,5 – Si sbatte, prende rimbalzi, gioca la sua partita votata al gregariato senza cercare di tramutarsi in quello che non è.
Bruttini - voto 7 – (9pti, 1/1, 4/8, -) - Il tempismo di scoprirsi non solo oggetto misterioso proprio nei momenti decisivi della stagione. Tanti minuti, senza rubar niente a nessuno e facendo facce cattive e non solo dove c’è bisogno.


ALMA TRIESTE

Prandin - voto 5,5 – (2pti, 2/4, -, 0/1) – Tituba, non sapendo bene che terre battere.
Cavaliero - voto 6,5 – (17pti, 1/2, 2/6, 4/7) – Tira tanto, la mette spesso, non ha sostegni.
Green - voto 8 – (30pti, 4/5, 10/13, 2/5) - Cavalca i suoi acciacchi, domina, poi si stanca quando capisce che attorno non lo seguono proprio.
Da Ros - voto 6,5 – (13pti, 1/2, 6/10, 0/3) - Bene quando c’è da capire dove andare. Meno bene quando cerca a tutti i costi il proprio.
Parks - voto 4 – (0pti, -, 0/2, 0/1) - In modalità americano di Agrigento, per una serata in cui balza sempre e comunque a vuoto.
Pecile - voto 5 – (0pti, -, 0/3, 0/2) - Pare ancora disconnesso, da quando per via della finale ha dovuto rinunciare al concerto dei Guns’n’Roses.
Bossi - voto NG – Sempre più ai margini delle rotazioni.
Baldasso - voto 5,5 – (5pti, -, 1/3, 1/2) - Faccia tosta di riprovarci dopo tanti errori, ma non è mettendone una ogni tanto, troppo, che può fare il suo.
Coronica - voto NG – (0pti, -, -, 0/1)
Cittadini - voto 5,5 – (2pti, -, 1/3, 0/2) - Prova ad avvitarsi tanto, là sotto, ma non è un approdo affidabile.




VERBA MANENT

Ramagli - Bella, perchè Trieste ha giocato da Trieste, è stata in bilico e niente è stato facile. Abbiamo dovuto fare uno sforzo in più, ma sono le partite più belle, anche per chi è sugli spalti: la fotografia è il tuffo di Bruttini, e noi là dovremo essere 10 Bruttini per giocarcela su un campo inviolato. E’ l’immagine che ci dobbiamo mettere nel taschino del pigiama prima di andare a letto. Siamo 2-0, ma ora giocheremo contro una squadra piena di orgoglio, su un campo difficilissimo da violare, e serviranno una, due partite di grande personalità. Ma ci siamo conquistati un vantaggio meritato, in queste due partite siamo stati più bravi di loro. Ora ricarichiamo le batterie, e presentiamoci a Trieste con grande personalità: lì sei competitivo solo se proponi la faccia e l’anima migliore, altrimenti non vinci. Ci tufferemo in vasche di ghiaccio e poi sarà godibilissimo giocare su un campo che per competenza e calore non ha niente da invidiare a questo Quando sei in panchina non pensi alle azioni che sono successe, ma solo al tentativo di capire le situazioni e trovare soluzioni. Non ci sono altri pensieri: loro oggi sono stati Trieste, cosa che non erano stati con costanza in gara 1, e noi per non soccombere abbiamo dovuto esserci. Pur con difficoltà, perchè il nostro basket è fatto di spaziature, giocando oggi con due lunghi anche se molti dicevano non sarebbe stato possibile. Ma siamo stati efficaci, senza badare a chi ha dato giudizi in anticipo: dovrebbe vivere un po’ di più la palestra. Abbiamo vinto senza cambiare tanto, mettendoci energia, difendendo duramente, mentre in attacco dobbiamo sostenere la loro fisicità: quando ci siamo riusciti abbiamo trovato canali semplici, forse abbiamo perso qualche palla di troppo. Ndoja? L’ho tolto perchè aveva 4 falli, in previsione di farlo rientrare dopo. E’ normale che voglia stare in campo, io glielo ho spiegato, lui ha capito, è normale. Anzi, quando hai giocatori di cui ti fidi, te li tieni un po’ cari, e lui lo volevo conservare, mica bocciare. E’ stato un piacere vedere Messina, lui qua è di casa, ha le chiavi, girare la toppa, entrare in cucina, può entrare e prendere quel che vuole dal frigorifero e anche dormire. La sua presenza qua è stata una soddisfazione, è un nostro tifoso e ci mancherebbe se non lo fosse. Ma, come è nello stile delle grandi persone, si è avvicinato con discrezione e umiltà, solo che entrando qui non è che possa passare inosservato.. E’ stato un piacere averlo qua, può entrare quando vuole. Il mio rapporto con il tifo è molto affettuoso, questa è la parola giusta: loro sono sempre stati carini con me, fin dalla prima con Piacenza, e non è che oggi sia cambiato qualcosa, non è che tra me e Messina ci sia stato un passaggio di consegne, non bestemmiamo. Ora? Sappiamo quello a cui andiamo incontro, mettiamoci nello zaino tutta la personalità possibile. E sapendo che non basta fare le nostre cose, ma servirà qualcosa in più da trovare dentro di noi. E’ un campo difficilissimo, ma se devi fare una cosa bella, giusto farla in casa di qualcuno che ha pedigree e qualità. E non c’è un posto migliore, un ‘campo di casa inespugnabile’, che non Trieste.

Umeh - Sapevamo di dover fare bene fin dall’inizio, lavorando bene dietro e davanti, volevamo essere qui a questo punto e ci siamo. Io cerco di essere aggressivo, di fare il mio, e di aspettare il mio momento quando la squadra ha bisogno di me. Non è ancora finita, manca una partita.

Dalmasson - La Virtus è stata più brava di noi, questa è la differenza. Non è problema di benzina, quanto nella qualità loro e nelle difficoltà nostre. Noi dobbiamo giocare molto meglio, e in tanti, e sperare che la Virtus soffra un po’ l’effetto del nostro palasport. Ci credo, perché non dovrei? Saremo in casa, dove da mesi dimostriamo il meglio, poi se loro giocheranno così anche a Trieste meriteranno il 3-0. Ma finora abbiamo giocato qui, in un ambiente difficile, sapendo quelle che sono sempre state le nostre difficoltà in trasferta. Per adesso bravi loro. Green? Avessimo avuto problemi anche con lui sarebbe stata ancora più difficile, ora cerchiamo di curarlo al meglio e fiduciosi di averlo al meglio anche lunedì. Parks? Sta giocando in vari ruoli, oggi ha marcato un po’ di tutti ed è normale che contro Lawson possa soffrire, siamo comunque contenti di quello che ci ha dato anche se in fase offensiva è mancato. Ma ricordo che abbiamo la coppia di americani più giovane del campionato. Noi siamo entrati in campo con qualche difficoltà, siamo sempre stati una squadra da alti e bassi, e la Virtus è brava a capirlo e a punire ogni nostro minimo errore.

(interviste a cura di Valentina Calzoni)

Il video, grazie a Laura Tommasini di Sportpress.

LA VIRTUS BATTE ANCORA TRIESTE, E VA 2-0 NELLA SERIE
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91