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(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Teo Alibegovic è stato sentito da Enrico Schiavina per il Corriere di Bologna. Un estratto dell'intervista.

"Fortitudo e Udine sono le due squadre che abbiamo nel cuore, ovviamente di più la Fortitudo per me, più Udine per mio figlio Mirza. Forti entrambe, due mesi fa li abbiamo battuti, là sarà più difficile ma i valori sono vicini, noi temiamo loro e loro temono noi.

Loro se la stanno meritando, hanno trovato grande continuità ed equilibrio. Ma sono già tre-quattro anni che ci provano, è la prova che ci vuole pazienza, e anche un po’ di fortuna, quella che noi finora non abbiamo avuto: in 40 anni nel basket, mai sentito di una squadra con sette diversi giocatori operati, come è successo a noi. Anche per questo, per i sacrifici che stanno facendo per continuare ad inseguire il sogno, i soci di questo club sono degli eroi. E a chi si lamenta lo stesso, posso serenamente dire di andare a…

Noi? L’andamento è sinusoidale, ma leggo lo stesso Mirza dire che la squadra più difficile da incontrare nei playoff sarà la Fortitudo. Cerchiamo di piazzarci meglio possibile, poi sarà solo una questione di concentrazione, di reagire alle situazioni un terzo di secondi prima degli avversari, che fa la differenza tra il tutto e il niente. 

Gabriel tira troppo? Ma no, i grandi tiratori sono così, vivono di sensazioni, di fiducia. Mai limitarli. E poi, con lui, Mian e Aradori, abbiamo una rotazione nei ruoli 3-4 potenzialmente devastante."

 

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