L'ex capitano della Fortitudo Giacomo Zatti è stato intervistato da Alessandro Gallo sul Resto del Carlino.
Ecco un estratto delle sue parole.

Su coach Martino. A Ravenna ha lavorato bene, creando un buon gruppo. E' un tecnico giovane. L'ideale per tranquillizzare l'ambiente.
Mi è parso - ma lo dico da qui, dove tutto arriva mediato - che si fosse creato un po' di tensione. In fondo è il limite e contemporaneamente il pregio del mondo Fortitudo.
Perché? L'entusiasmo va di pari passo con la pressione. Invece, magari, per rendere al massimo, ogni tanto, c'è bisogno di tranquillità. Anche se l'entusiasmo che si vive al palazzo è unico.
Come risolvere la questione? Una ricetta non c'è. Anche se l'ideale sarebbe consentire alla squadra di vivere sei giorni senza pressioni e distrazioni - e a Bologna che conosco bene le distrazioni non mancano - e poi, la domenica, fare il pieno di entusiasmo. Un qualcosa di unico perché il Pala-Dozza è davvero il sesto uomo.
Il 15 settembre ci sarà un derby amichevole.C'erano anche ai miei tempi.
Un derby può essere amichevole? Non lo so. Qualche schiaffone volava anche ai miei tempi. Perché la rivalità era forte. E nessuno voleva perdere.
E dopo gli schiaffoni? Toccava a me e a Brunamonti riportare un po' di serenità. Del resto, se le squadre sono in campionati diversi, il derby in amichevole diventa l'unico terreno di confronto.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91