Virtus Segafredo, il punto dopo il doppio turno di Eurolega
Siamo stati solidi e consistenti per tutti i 40’. Così Luca Banchi ha sintetizzato la splendida vittoria di ieri, la nona in Eurolega per la Virtus e la seconda in 48 ore. La Virtus ha sfruttato al meglio il doppio turno casalingo, battendo due avversari di altissima caratura e confermandosi a pieno titolo terza forza di questa Eurolega, con lo straordinario bilancio parziale di 9 vittorie e 4 sconfitte.
La forza della squadra
La forza di questa squadra sta decisamente nel senso comune, per usare un’altra espressione cara a Banchi. Ognuno è perfettamente inserito nel contesto e sa esattamente cosa deve far per aiutare i compagni a vincere.
I leader dichiarati della Segafredo sono tre, e stanno disputando una stagione straordinaria. Tornike Shengelia viaggia a cifre da MVP di Eurolega, 17.3 punti e 6.3 di rimbalzi di media (sesto miglior realizzatore e rimbalzista di tutta la competizione) e per ora nessun lungo avversario è riuscito ad arginarlo. Marco Belinelli, che a marzo compirà 38 anni, è capace di accendersi in qualsiasi momento e spaccare le partite con il tiro da tre o con la sua capacità di procurarsi falli in qualsiasi modo. Per lui 14.1 punti di media tirando con il 45% da tre. Daniel Hackett guida la squadra con grande maestria, e spesso si occupa con ottimi risultati del migliore tra gli esterni avversari. Per lui 8.5 punti e 4.2 assist di media, e tante cose che non appaiono sul foglio delle statistiche.
Attorno a loro, chiunque può diventare protagonista, e contribuire alla vittoria. Ad esempio può farlo Lundberg come mercoledì, o può farlo Smith come ieri. Senza dimenticare che la Virtus - grazie all’esperienza di Dunston e alla solidità di Mickey - sta reggendo praticamente sempre sotto canestro nonostante abbia a roster tre pivot di due metri. E questo è forse ancora più straordinario. Sul punto, Repubblica racconta di un possibile interesse per il pivot del Tofas Bursa Austin Wiley, per il quale però serve un buyout.
Domani a Milano
Come sempre - in ogni caso - non c’è modo di fermarsi a celebrare, perché la settimana non è ancora finita. Domani i bianconeri giocano a Milano, a casa di una squadra in notevole crisi. In campionato non va bene, in Eurolega nemmeno, e il doppio turno ha portato due sconfitte, quella beffarda di Monaco e quella più netta a Belgrado. Il talento dell’Armani non è in discussione, però, così come la volontà di Ettore Messina di far rialzare i suoi. Comunque vada a finire sarà ovviamente troppo presto per trarre qualsiasi tipo di conclusione, ma di certo la Virtus ha l’occasione di andare a +8 sugli avversari di sempre. Per farlo occorrerà un’altra grande partita, e bisognerà anche vedere quanta benzina sarà rimasta nei due serbatoi, quello milanese e quello bolognese. E infine, quale sarà la situazione infortuni. Ieri Pajola era ancora assente per l’edema alla tibia, e si è fermato Mickey per una botta alla coscia. E bisognerà vedere le condizioni di Abass e Polonara, che in campionato potrebbero essere davvero utili.