AX ARMANI EXCHANGE MILANO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 81-64 (29-16, 43-36; 61-46)

Milano vince lo scudetto, la Virtus esce sconfitta 4-2. Totalmente svuotati, i bianconeri sono partiti malissimo, con un primo quarto sulla falsariga di gara 4: 29 punti subiti e 7 perse. Da lì in poi è stata tutta salita, con un tentativo di rimonta nel secondo quarto, ma un altro affondamento – stavolta definitivo – nel terzo periodo, per poi finire anche a – nell’ultimo periodo. Un divario nettissimo e inequivocabile, e un crollo verticale della Segafredo.
Poco da dire, stasera Milano ha avuto il doppio dell’energia dei bianconeri, e ha vinto con pieno merito. Troppi giocatori bianconeri sono mancati, Weems, Belinelli, Teodosic e Jaiteh, tanto per dirne alcuni. Ci ha provato – con alti e bassi – quasi solo il febbricitante Shengelia, che viste le condizioni è comprensibilmente calato alla distanza. Dopo le clamorose polemiche di questi giorni, è andata così.
29° scudetto per l’Olimpia – ottimi Shields (15) e Datome (23) tra gli altri – vince la squadra di Ettore Messina, la Virtus conclude con l’amaro in bocca una stagione comunque più che positiva, con due trofei in tasca e il ritorno in Eurolega. Da domani sarà tempo di bilanci e programmazione, ma stasera c’è ovviamente molta amarezza in casa bianconera.

Cronaca: Milano parte 10-3, con Shields sugli scudi, a sfruttare in contropiede vari orrori di Weems. L’Olimpia ha molta più energia, la Segafredo perde palloni a raffica (7 nel primo quarto), finisce anche a -14 e chiude i primi 10’ sotto 29-16. Si salva solo Shengelia, con 8 punti.
I bianconeri vengono doppiati sul 32-16, su tripla di Datome. A questo punto la Virtus entra finalmente in partita e piazza un 10-3. Buon impatto di Alibegovic, che mette due triple e tanta energia. Shields continua a essere un problema irrisolvibile, ma con Hackett i bianconeri arrivano a -5 (39-34) e restano in partita. Il punteggio a metà è 43-36.
Si riprende, e dopo due minuti in cui Milano prende ogni rimbalzo offensivo possibile arriva una pesantissima schiacciata di Hines, che domina contro Jaiteh. Segnano Datome e Rodriguez da dieci metri. L’Olimpia parte 8-0, e per la Virtus si fa notte. I bianconeri vanno in rottura offensiva totale, finiscono a -17 e trovano il primo punto del terzo quarto con un libero di Sampson, dopo 6 minuti. Milano corre e dilaga, c’è tensione tra Melli e Shengelia con doppio tecnico. Scariolo – quasi per disperazione – prova anche Mannion, e il terzo quarto si chiude sul 61-46.
Nell’ultimo quarto la partita si chiude rapidamente: la Virtus non ne ha più, di fisico e di testa. Milano dilaga letteralmente, arriva a +27, e ci sono standing ovation per tutti. Si infortuna l’arbitro Paternicò, e finisce 81-64, scudetto a Milano. Jaiteh piange in panchina, Hines lo consola.

STRONG>AX ARMANI EXCHANGE MILANO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 81-64 (29-16, 43-36; 61-46)
MILANO: Melli 8; Grant 7; Rodriguez 12; Ricci 0; Biligha 0; Hall 2; Baldasso 0; Shields 15; Alviti 0; Hines 8; Bentil 6; Datome 23. All. Messina
VIRTUS: Tessitori 0; Cordinier 2; Mannion 10; Belinelli 3; Pajola 2; Alibegovic 11; Jaiteh 9; Shengelia 8; Hackett 6; Sampson 6; Weems 2; Teodosic 5 . All. Scariolo
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