Renato Albonico, doppio ex della sfida tra Virtus e Venezia, è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

La Reyer è molto più profonda, i primi cinque contro i primi cinque possono giocarsela sempre e vincere, però Venezia ha sulla carta qualcosa in più, se contasse. Non è sempre detto e Venezia procede a strappi dall'inizio della stagione.
Probabilmente l'Umana è la squadra che ha reso meno rispetto alle aspettative. Però io spero tanto, visto che bisogna vincere le partite e non aspettare le perdano gli altri, in una buona prestazione della Segafredo. Ha fatto vedere che può giocarsela con tutti. Se la rifacciamo altre 10 volte con Milano non è vinciamo sempre, però si sono viste le possibilità. Il roster è buono, in casa poi c'è qualcosa in più, se si gioca bene si vince. E questo match può fare la differenza tra puntare il sesto-ottavo posto e il terzo-quinto.
Sarà una partita difficile. Ma per tutte e due. Con la Virtus di ora è difficile per tutte, il successo contro Milano dà autostima.

Bisognerà ripetere la prestazione vista contro Milano. Alla squadra di Sacripanti manca ancora un po' di convinzione, una cosa che s'acquista col tempo. Intesa come la convinzione di poter fare tutto. Battere l'Olimpia è una bella spinta da questo punto di vista. Poi contro Cremona non so cosa succeda, d'altronde pare un gruppo col quale tutti devono fare i conti. Sembravano freschissimi mentre gli altri erano affaticati. Hanno giocato in Coppa con leggerezza.

Poi ci sarà di nuovo la coppa. Ora si fa sul serio, con la selezione delle prime 4 diventa tutto importante. Sono le coppe a cui ero abituato io, dentro o fuori. E giocare in casa la seconda è molto importante.

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