L'ex capitano della Fortitudo Marco Carraretto è stato intervistato da Michele Fiorenza per Sportando.

Ecco le sue parole:

Cos'è successo con la Fortitudo? Tante cose. Ad aprile avevo ricevuto un'offerta molto riduttiva, circa il 70% in meno, ma in un momento in cui la società ballava fra settimo e decimo posto ed era in sofferenza economica. L'idea era quella di riparlarne a fine anno, e così è stato. Solo che le carte in tavola erano cambiate: se ad aprile rientravo nel progetto, a giugno la squadra era stata pensata con sei esterni ma senza di me. Ci sono rimasto un po' male per questo cambio di rotta.



E poi? Sono stato richiamato pochi giorni dopo; stavano valutando un'offerta da sottopormi. C'è stato un tira e molla, una settimana di silenzio, ma alla fine mi è stato detto che avevano sbagliato a fare i conti e non c'erano le risorse economiche sufficienti per farmi un'offerta.




In mezzo c'è stata Piacenza? Eravamo d'accordo su tutto, l'unica mia richiesta era di poter tornare un paio di giorni a settimana a Forlì dalla mia famiglia. Ma in società c'era perplessità che questo influisse sulla mie prestazioni, cosa che non potevano permettersi avendo una panchina non lunga. Così son stato accantonato per questa storia degli spostamenti.




E quindi di nuovo la Fortitudo? Esatto, sfumata Piacenza si è fatta viva di nuovo la Fortitudo con un'offerta più o meno simile a quella di aprile, ma con la richiesta di allenarmi solo il pomeriggio. Non avendo più casa a Bologna e dovendo fare avanti-indietro da Forlì, ho fatto le mie richieste. Sarei comunque arrivato così a prendere la metà dell'anno precedente.


E quindi? Niente, se non fossero entrati degli sponsor la società non aveva la cifra intera. Mi è stato detto che intanto potevo andare ad allenarmi, poi durante l'anno avrebbero trovato due o tre sponsor. Ma non mi sembrava corretto andare per una cifra che non era quella richiesta. Ci saremo dovuti rincontrare trovati gli sponsor, ma da quel momento non ho sentito più nessuno.


Leggo sui giornali che forse nel ruolo di tre sono scoperti perché Raucci è buon difensore ma poco attaccante, Campogrande troppo giovane, oppure che manca un tre di esperienza e tiratore alla Carraretto; io sono qui e lo sanno che ci sono tutte le carte in tavola per rimanere lì a giocare, anzi era una delle cose a cui tenevo di più, ma realmente non si è fatto sentire nessuno. Ho letto anche che sono stato accantonato per problemi economici, ma io sarei andato alla metà dell'ingaggio dello scorso anno. Mi sarei accontentato, finendo lì la carriera in un campionato con grandi ambizioni. Sono dispiaciuto di tutto fin dall'inizio. E' vero che lo scorso campionato è stato modesto fino ad Aprile, ma ai playoff abbiamo fatto un'impresa. Certo, rimane l'amaro in bocca per il finale, ma non pensavo che la squadra dell'anno dopo ricominciasse senza di me.


E questa Fortitudo com'è ? Non li ho visti giocare. E' una squadra rinnovata, e ci sta fare un precampionato difficile. Le ambizioni sono alte, ma la squadra sulla carta potenzialmente è molto forte, non so se di più o meno di quella dello scorso anno. Se manca un tassello? Non conosco le gerarchie all'interno. Ci sono già tanti tiratori, e magari nel ruolo di tre basta un Raucci che difende alla morte. Roberts e Knox hanno grandi qualità.


Ed ora? Il tuo futuro? Mi sto allenando per tenermi in forma in caso di qualche chiamata, ma ho cominciato a lavorare anche come consulente finanziario. Se valuto il ritiro? Non ci ho mai pensato, un altro anno avrei potuto garantirlo, ma al momento nono sono arrivate offerte concrete. E' stata un'estate un po' strana, e per la prima volta ho dato priorità alla famiglia”
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