Victoria Libertas Pesaro - Virtus Segafredo Bologna 75-81 (20-21 37-45 59-63)

Rischiando più del dovuto la Virtus fa sua la prima vittoria in trasferta a Pesaro, campo storicamente nemico, al termine di un incontro in bilico fino all’ultimo. Spreca varie occasioni per chiuderla anzitempo, si fa rimontare un +12 in avvio di secondo tempo da una VL priva dal 15’ della sua bocca da fuoco principale Moore (va detto, ben sostituito da Monaldi) ma nel finale regge con le giocate difensive di Lafayette, alle quali il play di nazionalità croata aggiunge il cesto liberatore del +4. Prima tanto aveva messo Gentile, ben coadiuvato da Slaughter uscito anticipatamente per falli, il resto della banda senza grande continuità ma senza mai deragliare. Una partita giocata come ai vecchi tempi, ricorrendo solo nell’emergenza al tiro dall’arco sfruttando invece il maggior tonnellaggio andando al ferro.
Ramagli va col quintetto già impiegato nelle precedenti uscite, con Ndoja in versione uomo mascherato, stessa situazione per Leka che tiene il nuovo arrivato Little di rincorsa. Spinge subito con intensità la Virtus, cercando con continuità Gentile che produce e permette ai compagni di trovare spazi utili con uno Slaughter che nell’area detta legge, trovando il +11 a metà frazione sulla prima sospensione VL. Appena si smette di costruire le medie calano e per i pesaresi c’è luce, si salva coi liberi di Lawson la Virtus ma il +11 scema a un misero punticino subendo l’energia di Omogbo ed un parziale di 19-6.
Ci pensa Umeh a scacciare le paure sul sorpasso VL con 2 missili a fila, pure Pesaro risponde dall’arco grazie a Ceron con partita ora in stretto contatto quando a metà quarto le mani diventano fredde. Il rientro di Gentile ridà fiato all’attacco ma soprattutto porta Omogbo al 3° fallo, problema non da poco per Leka che ha pure Moore fermo x contusione intercostale, anche se Monaldi risponde da protagonista. Il finale viaggia sull’asse Lafayette-Slaughter per un +8 che non risolve la questione ma respinge il primo tentativo di rientro marchigiano.
Pesaro ci mette la zona, Ndoja la buca al primo tentativo con un 3+1 e Lafayette al secondo, Leka la toglie sotto di 12 in 2’. L’errore è di nuovo quello, costruire senza pazienza, da qui escono tiri fuori timing dando agli avversari maniera di giocare contro la difesa non sistemata, rientrando a -4. A lungo si balla su quel divario attaccandosi in toto a Gentile e su quel +4, sprecando pure l’ultimo appoggio si va all’ultima sosta.
Bertone, fin lì nullo, apre l’ultimo quarto dall’arco per un -1 che riporta incubi alla memoria, la storia questa volta pare aver insegnato e la reazione c’è, con la sostanza del rientrante Slaughter e col solito Gentile che segna da par suo ma ci mette pure difesa intensa. Sul +7 la V nere sprecano più volte il colpo del KO così Little ringrazia e permette ai suoi di giocarla fino in fondo arrivando al -2 con 2’ da giocare. Lafayette compie 3 difese a fila da urlo e creando pure dal nulla un +4 preziosissimo. Dalla sospensione a 30” dal termine Pesaro non trova speranze, ai liberi Aradori mette il +6 ed è tempo da titoli di coda.

Victoria Libertas Pesaro - Virtus Segafredo Bologna 75-81 (20-21 37-45 59-63)
Pesaro : Omogbo 12, Ceron 14, Mika 14, Moore 4, Bocconcelli n.e. Solazzi n.e. Ancellotti 2, Little 13,Bertone 5, Monaldi 11, Serpilli. All.re Leka
Virtus : Gentile A. 27, Umeh 7, Pajola 2, Ndoja 6, Rosselli 3, Lafayette 12, Aradori 9, Gentile S. n.e. Lawson 5, Slaughter 10. All.re Ramagli
Arbitri : Begnis, Martolini, Galasso
FERRARA - FORTITUDO: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91