Alibegovic, "Trapani ambiziosa, ma dobbiamo dimostrare che prima si deve vincere sul campo"
Teo Alibegovic è stato ospite di Icaro TV.
La situazione in casa Fortitudo? “Buone sensazioni, la quiete prima della tempesta. Aspettiamo che i ragazzi si concentrino solo sulla partita per fare la migliore prestazione nei playoff”
Hai in mente qualche cambio di formazione per l'anno prossimo, o è troppo presto? “Qualsiasi sarà la categoria servirà rinforzarsi, sarà un campionato lungo in A2 mentre, fosse A1, servirà una squadra lunga più qualche giovane, cambiando totalmente l'approccio. Sia come società che squadra, tante cose andrebbero modificate”
Cosa ti piace di Trapani? “Sono stati costruiti sull'attacco e la forza individuale, ancora di più con l'arrivo dei nuovo giocatori. Con qualche straniero sarebbero già competitivi per la A1. Noi li abbiamo battuti di 30 in coppa, anche se avevano assenze, e questo ha portato a modifiche perchè sono ambiziosi e non accettano l'idea di non essere promossi, tanto che stanno già facendo la squadra per il prossimo anno. Noi dovremo dimostrare che serve prima di costruire il futuro si deve vincere in campo: bravi loro che possono permetterselo. Hanno cambiato allenatore senza nemmeno fargli fare conferenza stampa dopo la sconfitta con noi, e avevano già pronto quello nuovo”
Giudizio sulla Virtus? “Avranno bisogno anche loro di ringiovanire. La perdita di tre giocatori italiani come Amar, Tessitori e Ricci, è stata difficile da gestire. Con l'aumento di budget per le squadre che fanno l'Eurolega, trovare italiani sarà ancora più difficile”
Cosa ti piace di più della Fortitudo? “Unità e capacità di non mollare mai. E' successo solo una volta, non a Udine che ci ha travolta, ma a Casale. Nei momenti più difficili abbiamo giocato sempre con la speranza di vincere, e lo spirito ‘Attiliano’ ci ha dato la carica. Io lo capisco, vengo da una terra dove gli allenatori sono rompiscatole, però fanno la differenza”
Chi ha scelto gli americani? “Attilio, solo lui. Ogden aveva vinto lo scudetto in Polonia, Freeman giocava in Romania. Li ha scelti lui, io comunque li conoscevo”
Dove dovete migliorare? “Ricostruire la Academy, per avere giocatori che possano soffiare sul collo dei senior e aumentare la futuribilità della squadra. Anche perchè non possiamo pagare i Nas per tutti, e mi piacerebbe bolognesizzare il nostro roster. La Academy va rafforzata, soffro quando a 25enni viene detto ‘sei ancora giovane’. Bisogna dare opportunità, non si deve iniziare a giocare a 30 anni perchè a 22 si può avere un ruolo importante. Riuscissimo a portare 2-3 giocatori in prima squadra sarebbe un successo”
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