La fine della stagione, per Waimer, era sempre motivo di pensieri dolci quanto amari: chiudeva il Bagno, salutava l'estate e tutto quello che era connesso, ma era anche l'inizio delle sue vacanze, per cui non sapeva se fare festa o avere un po' di malinconia. Le stranezze della vita, andare in ferie quando gli altri terminano le proprie, ma così era e sarebbe sempre stato, finche spiaggia ci sarebbe stata. Metteva via gli ultimi lettini, spolverava gli ultimi ombrelloni, salutava gli irriducibili che volevano restare all'ombra dell'ultimo sole, e sperava che il tempo si guastasse definitivamente. Non perchè fosse un amante delle nebbie, ma perchè si sarebbe sbranato le mani nel vedere un ottobre caldo e lui ormai archiviato senza la possibilità di qualche altro incasso. Passò il solito tifoso bianconero, arrivato a metà maggio dopo un vortice spazio-temporale provocato da tal Vanuzzo, e che ora era pronto al ritorno, definitivo, in città.

Bavvy - Bene. Ogni anno è la stessa cosa, no? Saluti, baci, tu che fai tanto l'amico poi mi scaraventi il conto stagionale che, insomma, tanto amico non è...

Waimer - Ma ringrazia ben, adì.... Che se passasse il corollario di Sacrati, io potrei ribattezzare il mio Bagno Polynesian Resort Bora Bora e farti pagare come se appunto fossimo in un qualche atollo del Pacifico. Invece sono buono, dai.

Bavvy - Certo, certo, tanta bontà poi i prezzi rimagono alti. E poi vi lamentate se la gente non viene più in spiaggia, o se viene ci sta solo poche ore? Con la crisi, lo spread eccetera dovreste capire che le cose sono un po' cambiate, ma evidentemente... Vabbè.

Waimer - Oh, se poi non ti va bene prossimo anno ti fai la spiaggia al Lido di Casalecchio. O ti metti un telo sui sassi accanto al Reno, ci stai? Piuttosto, riassunto di fine stagione?

Bavvy - Ah, poco da dire. Intanto è arrivata questa Fondazione, e nei fumetti ci sarebbe da scrivere Diavolo d'un Sabba: rimane quello con in mano il potere esecutivo, ma stavolta prende anche uno stipendio. Guarda, io non so esattamente cosa cambierà, in teoria la proprietà potrebbe un giorno dire che di lui si è stancato, licenziarlo e mettere al suo posto, che so, un qualsiasi Choufani. Però ad oggi, almeno per quello che risalta alla superficie, nulla è cambiato. E io non vorrei apparire per filoaziendalista, ma con tutto quello che si sente in giro... Cioè: noi ci siamo, sappiamo che a meno di Maya o altro ci saremo anche l'anno prossimo, e abbiamo visto che la cosa non è per niente scontata, anzi. Poi chiaro, mi piacerebbe poter un giorno dire di essere anche competitivo e non solo sopravvissuto...

Waimer - Ma secondo te 'sta Virtus dove potrà arrivare?

Bavvy - E chi lo sa? Si deve ancora completare il roster, non sappiamo ancora quali saranno le vere forze del campionato (e, ripeto, quanto mi manca Superbasket!), e poi con il mercato aperto inizi con un quintetto e magari finisci con un altro, lo sai. Chiaro che vorremmo tutti fare un piccolo passo in avanti, che tradotto significa riuscire ad ottenere 'sta stramaledetta semifinale che manca dal 2007. Se azzeccheremo i colorati, hai visto mai... Poi c'è la questione giovani, ne sforniamo a iosa senza che nessuno riesca davvero ad essere competitivo per la prima squadra, e so che in Virtus non ci si può permettere la transizione di aspettare la crescita dei cinni, ma non esiste un modo per far l'uno e l'altro? L'unica cosa che invidiavo alla Fortitudo di Repesa era quella struttura per cui alla fine riuscivano ad ottenere risultati e, nel frattempo, vedere i progressi dei Lorbek, dei Belinelli eccetera. Chiaro, non è che tutti possano essere Lorbek e Belinelli, ma hai capito. Intanto sono contento se Imbrò resterà, e sarei ancora più contento se riuscisse a meritare un po' di spazio.

Waimer - Quindi non hai idea di quali saranno le avversarie?

Bavvy - Chi può dirlo? Ci sono risultati del precampionato, ma so benissimo che non valgono niente. C'è Siena, c'è Milano, poi in teoria tutti e nessuno. Proviamoci, ecco. Anzi, come in quel film... Si. Può. Fare..

Waimer - E Mancinelli, allora?

Bavvy - Quello che ha definito il nostro palasport una conigliera? Beh, resti senza contratto, mi verrebbe da dire. Tranquillo, da qualche parte andrà: venisse da noi andrebbe vaccinato e defortitudinizzato... Con qualcunaltro lo abbiamo anche fatto, ma lui dovrebbe stare in quarantena per un bel po'. Ma dubito, ecco.

Waimer - Dai, almeno l'ultima volta... E gli altri?

Bavvy - Gli altri hanno qualcuno che si dimentica del numero 13: secondo me, una svista che può succedere. Che non dovrebbe, ma che può succedere. Solo che in quel clima c'è chi ha il fucile spianato contro gli altri ed è lì solo per evidenziarne gli errori, e tutto diventa molto, molto più pressante. Gil è fallito, e temo per loro che sia tutto un piano per ottenere altro: lui non fa niente per niente, e se è fallito oggi dopo che poteva farlo già da chissà quanto, non vorrei che fosse una specie di fallimento calcolato. Vedremo, sicuramente ne sentiremo parlare ancora, e ha ragione chi dice che, forse, in altre epoche e altre piazze, questo sarebbe stato neutralizzato molto prima.

Waimer - Ma alla fine, l'anno prossimo ci rivedremo?

Bavvy - Mah, penso di sì. O meglio, io ci sarò senz'altro, a meno che il morbo del Fernet non entri in circolo anche dalle nostre parti. Gli altri... Facciano loro. E.. quindi niente sconto?


Niente sconto. Waimer chiuse i conti, tirò giù la saracinesca e guardò per l'ultima volta la spiaggia prima di salire sulla sua Apecar cingolata e rientrare nell'entroterra romagnolo. Aveva chiuso l'estate, ne era uscito vivo, e ora sarebbe andato in letargo. Non esiste essere al mondo più inutile di un bagnino durante l'inverno, pensava, ma poi si rinfrancava pensando a quando ci sarebbero state nuove spiagge, nel 2013. E qualcuno, forse, anche l'anno prossimo sarebbe stato lì a raccontarne le avventure. Forse.

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