Smodis, "Dubai in Eurolega? Allora cambiate il nome alla manifestazione"
Matjaz Smodis è stato ospite di Sport Club su E-Tv.
Ieri si è ricordato Ruben Douglas. “Quella immagine è un bel ricordo di quegli anni in Fortitudo. Ruben rimarrà una persona speciale, che ha messo un chiodo speciale nello scudetto. Una perdita inaspettata, ma resterà nel mio cuore. Lui ha chiuso quella stagione, e a rivedere quei filmati l'emozione non cambia. Sono cose che rimarranno per tutta la vita”
Hai qualche ricordo fuori dal parquet, di Douglas? “Persona piena di energie, rideva, scherzava sempre. La sua passione per i serpenti era pazzesca, all'inizio pensavo scherzasse poi quando l'ho visto mi è sembrato scemo.. Ma sono storie divertenti da ricordare”
Repesa accettava questa goliardia? Con Pozzecco mica tanto. “Era molto rigido, un duro dall'ex-Jugoslavia che aveva regole come in un esercito. Ma capiva che persone aveva davanti, e magari con qualcuno permetteva qualcosa che ad altri non permetteva. Era furbo, in questo”
Ci ha detto che si è pentito di aver messo Pozzecco fuori squadra. “In quel momento avevo capito che le due persone non si sopportavano, ed era stata fatta una scelta per la squadra. Tutti abbiamo fatto uno sforzo in più, poteva andare bene come male. Scelta difficile, io forse non lo avrei fatto perchè tanto mancava solo un mese”
La Virtus potrà fare l'Eurolega la prossima stagione, o è tra quelle a rischio? “Le voci sono tante, non so chi decida, ma dopo quanto fatto dalla Virtus quest'anno un posto se lo merita. Spero che chi decida lo faccia con onestà, io personalmente non saprei chi dovrebbe stare fuori”
Contano molto gli investimenti. “Si sta andando verso la strada di una Eurolega privata, dove sarà il budget a decidere. E già adesso c'è chi soffre nel dover mettere tutti quei soldi sul tavolo”
Faresti entrare Dubai? “A quel punto l'Eurolega dovrebbe cambiare nome. E' una mossa di marketing, si potrebbe provare a farli stare qualche anno in un'altra coppa. Ma sono sempre i soldi a decidere, ed è faticoso dire no”
Cosa deve fare la Virtus per salire di livello, in Eurolega? “Non è questione di chi sia uomo da quintetto o sistema di gioco. Servono almeno 7-8 giocatori, da quintetto, che non ti facciano mai scendere di qualità, e serve una panchina importante, con giocatori che ti vincano le partite o che sappiano sostituire eventuali infortunati. Aggiungerne 2-3 a livello di Shengelia è il minimo, e anche qui è sempre questione di soldi”
Conterà anche il nuovo Palasport Virtus, che è ancora sulla carta? “Se Monaco gioca dove gioca, possono farlo anche le altre. Un palasport fatto per il basket aiuta molto, ma conta anche sapere vincere fuori casa”
Come hai vissuto il passaggio da Virtus a Fortitudo? “E' stata una scelta facile perchè mi ero innamorato di Bologna e non volevo spostarmi. La Virtus non c'era più, e capisco che i tifosi possano averla vista in modo diverso ma io volevo restare in città anche a costo di prendere degli insulti. Bologna era la mia seconda casa”
Meglio in Virtus o in Fortitudo? “Ogni anno è diverso, non sai mai quello che può succedere. In Virtus ci arrivai da bambino, in Fortitudo ero già giocatore da Eurolega, il mio obiettivo diventava quello di dare il massimo e basta. Io sono stato da Dio a Bologna, un periodo splendido che non cambierei mai”
Le squadre russe potrebbero essere riammesse, ed è stato giusto estrometterle? “La politica le ha messe fuori, non è stata una scelta dello sport. Spero possano tornare, perchè a soffrirne è l'Eurolega, il basket in generale”
Hai conosciuto Putin? “E' venuto a vedere qualche partita, ma non l'ho conosciuto di persona”
Chi vince lo scudetto, in Italia? “Chi farà un canestro in più. Piccolo vantaggio per Milano, ma la Virtus farà di tutto e sarà una serie bellissima. Tutta da vedere”
Messina in Eurolega ha fallito. “E' un grande allenatore, ha vinto tanto, ma non è riuscito a mettere in campo la squadra giusta. Ha portato in Europa idee da NBA che forse non si sono dimostrate giuste, ma alla fine a decidere sono le piccole cose, le scelte dei giocatori nei momenti chiave, e non sempre riesci ad avere fortuna sportiva”
Il video integrale della trasmissione.