Arrivata alla terza partita in cinque giorni, con in mezzo un viaggio piuttosto lungo su un aereo di linea - come Djordjevic aveva fatto notare dopo la semifinale - la Virtus ieri si è scoperta in riserva di energia e ha ceduto in maniera piuttosto netta ai padroni di casa di Tenerife, che hanno vinto con pieno merito la Coppa Intercontinentale. Non si tratta degli ultimi arrivati, peraltro, dato che la squadra di coach Vidorreta è quarta in Liga Endesa e ha un roster molto profondo, tanto da dover lasciare - come la Virtus - uno straniero in tribuna.
La differenza più evidente si è vista sotto canestro, sia a rimbalzo (33-46), sia nella totale incapacità di contenere Shermadini, che ha caricato di falli tutti i lunghi bianconeri. Nel secondo tempo - poi - quando finalmente si è iniziato a raddoppiare il lungo ex Cantù, è salito in cattedra un altro ex italiano, Marcelo Huertas, che ha segnato tutti i canestri decisivi ed è stato nominato MVP della manifestazione.

La Segafredo - stanchezza a parte - sicuramente poteva far meglio, in particolare iniziare a difendere sul serio prima di piombare a -15. Poi c’è stata la rimonta fino al -3 che ha prosciugato le poche energie rimaste, e nel finale Tenerife l’ha risolta dando la palla ai due mattatori di serata, sempre Shermadini e Huertas.
Con le regole FIBA per la Virtus sono potuti andare a referto solo sette stranieri: rientrato Teodosic - che ha giocato quasi 39’ e alla fine non è salito sul palco per la premiazione del secondo posto - è toccato a Gaines andare in tribuna. Marble è andato benino, ma con Weems che ha sbagliato totalmente la partita la coperta degli esterni si è rivelata di nuovo corta.

Coach Djordjevic ha difeso il gruppo, dicendosi comunque orgoglioso dei suoi, visto il notevole livello di stress fisico e mentale a cui la squadra è stata sottoposta negli ultimi giorni. C’è molto di vero in questo, ma alla fine della fiera il primo trofeo stagionale (di sicuro il meno importante, ma sempre un trofeo) lo hanno sollevato gli avversari.
A questo punto, non resta altro da fare che resettare la parentesi di Tenerife il più in fretta possibile. Bisogna recuperare energie fisiche e mentali, perchè a brevissimo arriva un’altra partita senza domani: già giovedì si gioca in Coppa Italia, contro Venezia. L’asticella si alza ancora.

(foto FIBA Europe)

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