#DERBY104, SILVIA MEZZANOTTE CANTERÀ L’INNO DI MAMELI
Silvia Mezzanotte torna al centro della Unipol Arena. Sarà la grande vocalist bolognese, infatti, a cantare l’inno di Mameli prima della palla a due del derby numero 104 tra Virtus Segafredo e Fortitudo Kontatto, la sera del 6 gennaio.
Si tratta di un grande ritorno: Silvia aveva già eseguito l’inno italiano due anni fa, nel febbraio 2015, prima di un incontro tra Virtus e Cantù.
“Ma questa volta avrà un sapore particolare. Per me, bolognese, cantare davanti a un palazzo gremito proprio in occasione del ritorno della stracittadina, sarà un’emozione forte. E spero davvero di trasmettere al pubblico quello che mi passerà dentro in quegli attimi”.
La storia professionale di Silvia Mezzanotte è di altissimo livello. Bolognese doc, In evidenza già a Sanremo Giovani nel 1990, ha collaborato con artisti del calibro di Francesco De Gregori, Laura Pausini, Andrea Bocelli. Voce indelebile dei Matia Bazar, ha vinto col gruppo di Giancarlo Golzi il Festival di Sanremo nel 2002. Ma da diversi anni ha intrapreso anche una carriera solista che è culminata nel progetto “Regine”, in cui Silvia “reinventa” con atmosfere jazz grandi interpreti di tutti i tempi, da Sarah Vaughan a Edith Piaf, da Ella Fitzgerald ad Amalia Rodriguez, da Liza Minelli a Mia Martini.
Da settembre 2016 ha vissuto una nuova entusiasmante avventura, da protagonista assoluta di “Tale e quale show”, trasmissione di punta del palinsesto Rai condotto da Carlo Conti, di cui è risultata vincitrice.
Per i momenti che precederanno il derby ritrovato, la grande vocalist ha scelto l’arrangiamento proposto due anni fa. “Una versione particolare. Il pianista Pino De Fazio me la fece ascoltare e me ne innamorai subito. Accordi in chiave jazzistica appoggiati su una linea melodica tradizionale. C’è tanto del mio mondo musicale in questa interpretazione di un brano che è nella storia della nostra patria, e fa parte della nostra tradizione”.
“Che derby vorrei? Una grande sfida in campo, una festa per tutti intorno al campo. Perché questo, per me, è il significato di una stracittadina che manca a Bologna da tanto tempo. Pensare di essere al centro di quel parquet, nel cuore di una infinita passione sportiva, per una bolognesissima come me è il massimo. Il modo migliore per iniziare il nuovo anno”.
Per il derby è una ricorrenza speciale: mezzo secolo di vita. Silvia sorride, sicura di sé. “Dicono che non bisognerebbe svelare l’età, ma io questi problemi non li ho mai avuti. Nel 2017 i cinquanta li compio anche io, proprio come Virtus-Fortitudo. Siamo praticamente nati insieme, siamo cresciuti insieme. Ed è bello pensare che una delle più grandi storie di sport, non solo bolognesi, abbia un altrettanto grande futuro”.
Si tratta di un grande ritorno: Silvia aveva già eseguito l’inno italiano due anni fa, nel febbraio 2015, prima di un incontro tra Virtus e Cantù.
“Ma questa volta avrà un sapore particolare. Per me, bolognese, cantare davanti a un palazzo gremito proprio in occasione del ritorno della stracittadina, sarà un’emozione forte. E spero davvero di trasmettere al pubblico quello che mi passerà dentro in quegli attimi”.
La storia professionale di Silvia Mezzanotte è di altissimo livello. Bolognese doc, In evidenza già a Sanremo Giovani nel 1990, ha collaborato con artisti del calibro di Francesco De Gregori, Laura Pausini, Andrea Bocelli. Voce indelebile dei Matia Bazar, ha vinto col gruppo di Giancarlo Golzi il Festival di Sanremo nel 2002. Ma da diversi anni ha intrapreso anche una carriera solista che è culminata nel progetto “Regine”, in cui Silvia “reinventa” con atmosfere jazz grandi interpreti di tutti i tempi, da Sarah Vaughan a Edith Piaf, da Ella Fitzgerald ad Amalia Rodriguez, da Liza Minelli a Mia Martini.
Da settembre 2016 ha vissuto una nuova entusiasmante avventura, da protagonista assoluta di “Tale e quale show”, trasmissione di punta del palinsesto Rai condotto da Carlo Conti, di cui è risultata vincitrice.
Per i momenti che precederanno il derby ritrovato, la grande vocalist ha scelto l’arrangiamento proposto due anni fa. “Una versione particolare. Il pianista Pino De Fazio me la fece ascoltare e me ne innamorai subito. Accordi in chiave jazzistica appoggiati su una linea melodica tradizionale. C’è tanto del mio mondo musicale in questa interpretazione di un brano che è nella storia della nostra patria, e fa parte della nostra tradizione”.
“Che derby vorrei? Una grande sfida in campo, una festa per tutti intorno al campo. Perché questo, per me, è il significato di una stracittadina che manca a Bologna da tanto tempo. Pensare di essere al centro di quel parquet, nel cuore di una infinita passione sportiva, per una bolognesissima come me è il massimo. Il modo migliore per iniziare il nuovo anno”.
Per il derby è una ricorrenza speciale: mezzo secolo di vita. Silvia sorride, sicura di sé. “Dicono che non bisognerebbe svelare l’età, ma io questi problemi non li ho mai avuti. Nel 2017 i cinquanta li compio anche io, proprio come Virtus-Fortitudo. Siamo praticamente nati insieme, siamo cresciuti insieme. Ed è bello pensare che una delle più grandi storie di sport, non solo bolognesi, abbia un altrettanto grande futuro”.