Pietro Aradori è stato intervistato da Luca Aquino sul Corriere di Bologna, tornando su alcuni degli argomenti che aveva già espresso in settimana (ovvero mercato e coppe europee) e ribadendo che a suo parere il roster della Virtus è già da playoff così com'è.
Ecco un estratto delle sue parole.

La Virtus finora non mai battuto una delle prime quattro. Evidentemente a quel livello ancora non ci siamo, ma a Brescia vogliamo sfruttare l'occasione.
Il massimo risultato possibile è il 5° posto? Il nostro obiettivo è qualificarci per i playoff. Non è facile ma se giochiamo la nostra pallacanestro e un paio di cose si allineano, abbiamo la qualità per qualificarci in buona posizione.
Firmerebbe per 5 vittorie nelle ultime 9, come nel girone di andata? Io sono sempre positivo, però cinque vittorie vanno conquistate e non è così automatico. Il calendario non è semplice e con la sfortuna che ci circonda non è scontato.
Il roster corto - visti anche gli infortuni - ha condizionato? Ci ha condizionato per quanto riguarda gli allenamenti, dovendo impiegare molti giovani. In partita non così tanto, perchè essere in 8-9 con una gara a settimana è più che sufficiente. Ovviamente dipende sempre chi manca.
Questo roster è sufficiente per arrivare nelle otto? Questo roster è da playoff. Per qualcosa in più magari serve un intervento, ma già abbiamo le carte in regola per l'obiettivo. Intervenire o no è una scelta della società e noi la accetteremo.
A inizio stagione si era parlato di alti e bassi nei rapporti interpersonali, poi sembra che il gruppo si sia cementato. In tutte le squadre in cui ho giocato non si è amici di ttutti, non vai a cena con tutti. Questo non c'entra col giocare a pallacanestro e fare il proprio lavoro al meglio. All'inizio forse non tutti i giocatori avevano ben chiaro il loro ruolo. Andando avanti la situazione si è chiarita e tutti hanno reso meglio.
L'anno prossimo la Virtus giocherà in Champions League. Per storia, pubblico e seguito la Virtus dovrebbe stare in Eurolega. Però capisco che ci sia un percorso da fare, è giusto che la V torni in Europa.

(foto Giulia Pesino)

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