Fortitudo Flats Service Bologna - Gesteco Cividale, la cronaca
Fortitudo Flats Service Bologna – Gesteco Cividale 90-77
Squadra al completo e Paladozza, e ben altro spettacolo rispetto alla asfittica situazione palesata nella trasferta di Cento. La Fortitudo torna a vincere senza di fatto mai rischiare un minuto che uno contro una Cividale troppo leggera dietro per impensierire chi ad un certo punto faceva canestro anche solo di inerzia. Classifica felice, ambiente felice, nelle più classiche domeniche che non fanno battere il cuore, che non aumenteranno gli introiti dei cardiologi (più gai invece i cassieri Fortitudo, 5444 paganti), ma che se sono tali è perché la squadra gioca, a tratti, a memoria.
La cronaca
La Fossa torna a fare cori per i singoli giocatori dopo un bel po’ di tempo, ricorda il Lungo in uno striscione (e chi non si ricorda chi è vada a sentire della trap), e si parte con difesa Fortitudo che rende a tratti complicato per Cividale il passare la metà campo: recuperi, contropiedi, il bello della partenza e punteggio alto. Sul 18-7 dopo 6’ Cividale cambia qualcosa, trova qualche cesto fortunoso di Cole, ma intanto da questa parte della barricata segnano tutti, o quasi, per il 29-20 del 10’.
Ritmi alti, continua positiva ricerca dell’uomo in area, ma anche difficoltà a gestire dietro il buon giro di palla altrui, con conseguente vantaggio che non cala, ma nemmeno diventa roba sicura. Meglio quando arriva finalmente qualche tripla, idea in precedenza praticamente mai utilizzata, ma se ne mette uno e se ne becca uno, per cui c’è tanto lavoro per chi deve tenere aggiornati i tabellini e, solo nel finale, la doppia cifra di vantaggio. Quindi 50-40 al 20’, con un irreale 17/19 da 2 punti.
Un 3x3 di Aradori è l’esordio di un secondo tempo che viene così ulteriormente incanalato nella direzione casalinga, facendo dire +17 al tabellone e rendendo ancora più sicura la strada dell’odierna Fortitudo, che pare in totale controllo della situazione senza bisogno di strafare. Tutto molto bello, direbbe un friulano famoso anche se forse preferirebbe il punteggio ribaltato, con Freeman che appoggia il 70-50. Ma è una Marianne che va aggiornata spesso, dato che Cividale prende acqua praticamente ad ogni azione. Si fa +23, e 30’ che arriva sul 76-55.
Il resto è garbage time, con Isotta che mette triple su triple in un finale dove, però, a Cividale sarebbero serviti miracoli in serie per riaprirla. Ai tennisti sudtirolesi ‘ste cose riescono, ai giocatori che affrontano la Fortitudo no.