Settimo posto finale, con la quinta vittoria consecutiva che non serve per migliorare la propria posizione visto che Trieste fa saltare il banco a Roseto, e accoppiamento playoff che dice Agropoli, in una curiosa sfida tra squadre che l’anno scorso erano a Forlì nelle finali di serie B. Questo è il responso dell’ultima giornata di regular season in A2, con il Paladozza teatro di una facile sgambata contro Chieti, e attenzioni sparse sugli altri campi. Con, appunto, il risultato di Trieste e la vittoria di Agropoli in quel di Tortona che porterà la Fortitudo verso Sud il primo di maggio.

Dal canto suo, la partita racconta veramente poco, per una Fortitudo che quando entra nella partita dopo un ventello di minuti con qualche sufficienza di troppo asfalta la già appagata Chieti. Non è infatti immediata la connessione, per un po’ si viaggia senza ferire né essere feriti, poi dopo il 25’ si aprono le acque e tutto il resto è facile passerella.

Seguendo i dettami di Tricarico sul concetto di vita tranquilla, Bologna parte facendo 13-3 contro una Chieti che, specie in attacco, non sembra avere tutta ‘sta voglia di spremere le meningi per risolvere i Bartezzaghi bolognesi. Si frulla facilmente, poi quando Boniciolli spoglia tutta la sua panca un po’ di calo di tensione si avverte, abbastanza per qualche urlaccio contestuale al parzialino abruzzese che chiude il quarto sul 18-12.

Qualche passaggio pigro a metà campo permette a Chieti di provare l’arma del contropiede, ma l’Abruzzo non la mette nemmeno pregando, quindi una volta passato il momento del rischioooo! arrivano Candi e Carraretto a tripleggiare il ritorno alla doppia cifra di divario. Scorre tutto molto semplicemente tra chi non affonda e chi non rientra (0/13 esterno al 20’), e Daniel appoggia al 20’ il cesto del 38-26.

Festeggiato nell’intervallo il quarantennale di Davide Lamma (che entrando nel suo secondo tempo dichiara una passione per Franco Califano), si continua a viaggiare evitando le buche più dure, gentilmente e tenendo i 10 di divario come media da non superare né in eccesso che in difetto. L’unico è Daniel, che con tutti gli errori sparsi fa gioco facile in area: da lui parte il parzialino che alza l’asticella del divario, ed è 60-45 al 30’.

Ci si divide tra i calcoli algebrici per capire cosa offriranno e playoff e qualche coro contro la Virtus – resterete in serie A - mentre sul campo si circumnaviga il ventello chiudendo, poi, senza particolari patemi. Il bello inizia ora.


(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Pallacanestro Bologna)

PRESENZE DI CANDI E MONTANO IN TV E APERTURA POINT
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE