G2 Trapani Shark - Flats Service Fortitudo Bologna, cronaca
Trapani Shark – Flats Service Fortitudo Bologna 72-70
Elettra Lamborghini già pronta per le feste, le trombette casalinghe di gara 1 che diventano multa per la Fortitudo, la febbre di Freeman e fischiate strategiche: a ‘sto punto non la si giochi nemmeno, questa gara 3, perché tutto è compiuto. E’ una squadra eroica, quella che per 38’ o quasi sta avanti, venendo alla fine punita da una inevitabile sofferenza di ossigeno, due triple trapanesi che entrano smentendo le logiche della cinetica, una fischiata finale su cui si discuterà a lungo, ma è chiaro che non si sta giocando a basket, ma è un’altra cosa.
Cronaca
Si parte con Notae a sbagliare il primo tiro della partita, dando quindi parvenza di essere tornato umano. Bologna ha attenzione più o meno in ogni millimetro del campo, Freeman smentisce la teoria per cui i maschi già con 37,1 chiamano il prete per l’estrema unzione, Bolpin punisce e, toh, 23-12 all’8’. Più cesti su azione per la F, più liberi per Trapani, 28-18 Fortitudo al 10’.
Striscione trapanese di incoraggiamento ad Aradori, applausi collettivi, poi qualche cambio Caja deve farlo e l’attacco ne risente. Notae ne fa 5 di fila ma viene subito freezato da un timeout, Morgillo si fa trovare abbastanza pronto, e il vantaggio rimane. Manca però la continuità offensiva per avere garanzie, ed è un peccato che una sciocchezza a metà campo apra un momento finale in cui Gentile accorcia il divario fino al 41-38 Bologna del 20’. Poco, per l’incredibile prova di maroni mostrata.
Le lamentazioni trapanesi durante l’intervallo fanno bene alla partita, con un dubbio contatto di Ogden che diventa terzo fallo, tecnico e quarto fallo, e tecnico pure a Caja. Quando Trapani sbaglia i liberi vengono fatti ritirare, e la partita diventa una fagiolata di più nervosismo che non tecnica. Sergio e Taflaj non arretrano, in campo c’è tutta la panca ed è chiaro che si fa quel che si può, fino all’inevitabile sorpasso. Mattoni su mattoni, almeno si chiude pari, a quota 52.
Non si arretra di un centimetro, e il +6 riconquistato viene abortito da una tripla di Marini di quelle che, come si suol dire, a riprovarla mille volte non entra mai. Più equilibrati ora i fischi, ma è la sfida tra chi non ne ha più e chi un po’ di braccino lo palesa. La spareggia Notae con una palla che entra a canestro con il telecomando, e sono -4 punti a 90” dal termine. Si ritorna pari, poi è chiaro che lo zampino lo devono mettere i fischietti: Notae cerca il contatto su Taflaj invadendo il suo cilindro, tre liberi (dovevano essere due, ma non stiamo a guardare il capello, eh), sfondamento di Bolpin poi, e allora fine. Rimane un possesso, perché Trapani la perde, e Bolpin non riesce nemmeno a sbagliare il libero finale per il rimbalzo. Proprio stregata, indirizzata, fate voi.