nba camp
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Caro Ruben,

hai presente quel giorno, a Milano? Ok, sappiamo che lo hai presente, anche perchè se non ci fosse stato quel giorno, non ci sarebbe questo giorno. Il rimbalzo, il palleggio di Basile, l'apertura disperata, il tiro disperato, il SASPENS disperato del Pungio, eccetera. Attorno al parquet iniziammo, noi giornalai, a dimenarci alla ricerca di una dichiarazione, di una frase, o del semplice vivere l'atmosfera di un momento storico. 20 anni fa. Uno di quelli, il sottoscritto, ricevette un sms da sua madre, qualcuno lassù sarà contento. Mio padre, che due mesi prima non era riuscito, nemmeno con l'Instant Replay, a cambiare un destino già scritto. E che, quasi come ultima frase, si chiese se mai quell'anno la Fortitudo avrebbe vinto qualcosa.

Due giorni dopo, il tempo di riprendermi dalle fatiche lavorative, presi la foto del Tiro e la attaccai accanto alla sua, su una lapide, a Borgo Panigale. Quasi per farglielo sapere, che nunc est bibendum anche se lontani un universo. Ma lui lo sapeva già, perchè era salito lassù apposta: ci sono fantasmini, i poltergeist, che birbanti spostano tazzine e bicchieri in casa? Lui si limitò a condurre quel Tiro laddove doveva finire, e nel frattempo sospendere il tempo, perchè la sirena non arrivasse prima del necessario. 

Oggi è la tua celebrazione. Di chi ha fatto la Storia, senza se e senza ma. Lassù ti arriverà la tua maglia, la numero 20, e quando la indosserai forse ti verrà  vicino un tizio con la barba: non so se bianca o scura, perchè vai te a sapere se nell'Aldilà ci si incanutisce, boh. E ti dirà ci ho messo qualcosa anche io, in quel tiro. Festeggiate insieme, mi raccomando. E magari faglielo vedere dal vivo (se così si può dire). Grazie.

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