(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
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Flats Service Fortitudo Bologna – Reale Mutua Torino 79-82

Non è mai finita, diceva un libro di Matteo Boniciolli qualche anno fa. Quello che succede al Paladozza, dove la Fortitudo va avanti di 19 a metà terzo quarto, si fa aspirare tutto, regala il pareggio a Torino con un fallo di Bolpin da 3 liberi (seguirà dibattito) allo scadere, e gioca un supplementare dove non ne succede una giusta malgrado di là siano allo sbando quando di qua. Con Cusin e Aradori fuori, Sabatini uscito a braccia e Cantù come trasferta già tra pochi giorni, poteva davvero andare meglio. 

 

Cronaca

Applaudito Matteo Boniciolli alla presentazione delle squadre – a prova del fatto che gli haters da tastiera sono una cosa, la realtà un’altra – così come anche Matteo Montano, è chiaro che Torino non avrà le facce da culo (cit.) temute dal coach, ma nemmeno i centimetri per affrontare un Fantinelli che fa più o meno quello che gli pare. Quindi 13-0 di parziale dopo le scaramucce iniziali, 19 di coppia tra play e centro (Freeman), 22-13 al 10’.

Si ruotano quintetti, con Cagnardi che deve chiedere a Menalo di fare da centro e, pur dovendo affrontare Landi che è lungo ma non centro, qualche fatica si fa. Piove sul bagnato con il ginocchio di Sabatini che lo obbliga ad uscire accompagnato, il vantaggio è costante ma non garantito, più individualità che non collettivo, Boniciolli rischia di sbranarsi un arbitro dopo una scivolata di 4 metri di Gabriel non fischiata – e conseguente tripla di Mian – ma è confusione generale, anzichenò. Inerzia un po’ persa, 37-31 al 20’.

 

Il terzo fallo di Freeman palesa i problemi di stazza della Effe, ma ormai è chiaro che quando scatta il terzo quarto arriva anche il momento di Gabriel: 11 punti in 4’ scarsi, 50-37 e vantaggio risistemato tra lamentele bipartizan su arbitri che fischiano solo le autopsie. Torino esaurisce i timeout del tempo in 6 minuti 6, ma è rottura prolungata, 19-2 il break e ventello sfiorato. C’è poco da pensare al Badedas, perché Torino regge, 58-46 al 30’.

Basta un attimo di pausa per Fantinelli a 4 falli e, come di consueto, la squadra si affloscia. Stavolta il 19-2 è ospite, e quel che pareva chiuso diventa di colpo una partita, con Montano a forzare due volte di fila la tripla-sorpasso. Al quarto tentativo Torino impatta, e bisogna ricordare a Gabriel che si gioca anche negli altri quarti. Diventa un punto a punto, spaiata da un tiro da tre di Panni e successivo errore per il pareggio. Bologna tira i primi liberi della partita per fallo in azione (prima solo un tecnico e un antisportivo non in fase di tiro) a 12” dalla fine, e sono 2 per Gabriel in due occasioni. Fine? No, perché un fallo di Bolpin su Schina a tanti metri dal ferro porta a tre liberi perché il giocatore comunque un tiro lo prova, entrano tutti, supplementare a quota 76.

 

Arriva il sorpasso e la compensazione arbitrale – tecnico per flopping a Schina – che non viene sfruttata. Torino ha svariate bocce per il +8, anche queste scaraventate nel cestino, il metro cambia, Fantinelli cicca due appoggi ma Torino ha smesso di giocare da un bel po’. Serve un cesto, Gabriel non lo mette, Fantinelli quinto fallo e rientro di un Giordano zoppo, Montano dalla lunetta ne fa solo uno per il +3, Panni e Gabriel non impattano, clamoroso al Cibali.

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