Il brivido lungo la schiena con un tiro per il pareggio, a inizio terzo quarto, e poi la Fortitudo che da quel momento non sbaglia praticamente nulla, torturando Agropoli che, almeno fino a quel momento, stava giocando la sua solita partita fatta di momenti di difficoltà ma anche immediati recuperi. Poi forse chissà, l’ossigeno svanito nel nulla, o semplicemente l’averla data persa dopo la raffica di triple fortitudine nella terza frazione (7, ma ce ne sono anche due di Carraretto a inizio ultimo quarto) e il finale è stato fin troppo facile. 2-1, quindi, e domenica alle 18 di nuovo su questi schermi.

La partenza è uno Sputnik, con Bologna che fa sempre canestro e trova, nell’area di Agropoli, anche le indicazioni per arrivare meglio a canestro. Daniel domina, 18-5, quando Paternoster dopo 90’ di serie concede il primo pit stop panchinaro a Trasolini. E, sorpresa, chi sale (Guaccio) ne mette 7 di fila, che uniti a 4 del subito rientrato centro ospite prova a riportare la partita in minor squilibrio. Mal gliene incolse: altra doppia tripla bolognese, e 28-18 al 10’.

Si continua a correre più di quanto le cifre non giustifichino, ma intanto Roderick ha bisogno di chiamare il 113 per trovare qualcuno che lo liberi dalla marcatura di Raucci. Si naviga sempre con un decino di vantaggio, ma non è che ci si possa poi rilassare, visto che dall’altra parte di vite ce ne sono da far felice una gattara. Santolamazza vibra il -6 prima che Roderick, ormai fatto come Peter Tosh, esca furioso con i falli a quota 3. Bologna non ha grossi problemi a contenere le sfuriate ospiti, comunque, e complice qualche boiata agropolese a metà campo si ritorna, al 20’, sul 49-39.

La primavera, si sa, è stagione dove il tempo cambia in un amen: per cui è un attimo che Agropoli torni in campo con presunto diverso appeal e dopo un 7-0 di parziale si trovi, con Santolamazza, ad avere il tiro del possibile pareggio. Ed è un altro attimo che Bologna rimetta le cose in chiaro con 6 triple filate e si ritrovi, davvero da un momento all’altro, a visionare il quasi ventello (68-49). Gli ospiti non possono che ulteriormente accelerare i propri ritmi, il +20 arriva con la settima tripla della frazione, poi è 73-55 al 30’.

Il finale è semplice semplice, con Carraretto che mette altre due triple e Candi che con due cesti sfiora il trentello (85-57). Poi è un dignitoso mettersi tutti in riga, aspettando la fine della partita con gioia da un lato e semplice evitare ulteriori sforzi dall’altro, con il largo ai giovani in casa Fortitudo e il centello solo sfiorato. A domenica.

(Photo by Roberto Serra / Iguana Press / Fortitudo Eternedile Bologna)

IMOLA, DOMANI GARA 3 A SIENA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE