Henry Sims è stato sentito da Luca Aquino della Gazzetta. Un estratto dell'intervista.

"È servito un po' di tempo ma sto raggiungendo la miglior condizione fisica. Sono molto esigente con me stesso, so quello che posso fare e le cifre che sto producendo me le aspetto in ogni partita.
Credevo alla qualificazione alle Final Eight? Sì perché non siamo una squadra da salvezza e basta. Abbiamo disputato un buon campionato finora e le Final Eight erano un obiettivo. Averle centrate ora ci porta a fissarne dei nuovi. Quali? Quello più ravvicinato è vincere la prossima partita contro Pesaro. A lungo termine ottenere i playoff e non porci obiettivi, perché a me piacerebbe davvero giocare per il titolo.
La differenza tra casa e fuori? Questione di energia. Giocando al PalaDozza davanti a questi tifosi è impossibile non averne. In trasferta fatichiamo a trovare il nostro ritmo. Siamo entrati nelle prime otto tutto l'anno e le squadre che ci affrontano sul loro campo vogliono batterci. Dobbiamo avere la stessa mentalità che abbiamo in casa, non possiamo concederci pause.
Un problema razzismo? Il razzismo è un problema che esiste in tutto il mondo, non solo in certi posti. Non capisco le invettive dei tifosi avversari perciò non me ne curo. Probabilmente sono stato oggetto di commenti razzisti, ma non ho avuto esperienze dirette e comunque ci vuole ben altro per farmi male"

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