BASKET CITY AL MARE
Waimer scrutava l’orizzonte, e notava che non è che ci fosse poi di che essere felici, con ‘sto tempo che non ne voleva sapere di mettersi non al bello, ma almeno al medio. Lui si chiedeva se stare aperto o no, e gli giravano le scatole perché erano tutti incassi che non incassava. E accidenti al meteo, che dava maggio a 20 gradi e che avrebbe poi dato luglio e agosto a 40: non c’era modo di fare un 30 collettivo, pensava, senza starsene immobile ora e dover poi boccheggiare domani? Mistero, ecco. La spiaggia era ancora semivuota, c’era qualche indigeno che provava l’abbronzatura preventiva con strani oli che avrebbero dovuto catturare i (pochi) raggi di sole, mentre attorno al bar ronzavano i soliti noti. Anzi, soliti nemmeno tanto, perché come raccontato oltre al solito tifoso virtussino, che non sapeva se muggire di malinconia vedendo i playoff in tv o se fremere per la stagione a venire, c’erano anche questi due soggetti nuovi, nati dalle mille clonazioni predecenti, e che ancora ignoravano se e come si sarebbero presentati a fine estate. In teoria si dovrebbero unire, gli avevano spiegato, ma Waimer ci capiva poco.
Waimer - Scusa, ma adesso in quanti siete, a Bologna? Perché a starvi dietro faccio fatica, sai mai…
Bavvy - In quanti siamo? Per ora ci siamo solo noi (tah..tah… che andiamo a letto la mattina presto etc), poi non so. Di là non c’è niente di certo, se non che (forse) hanno un budget, che (forse) avranno l’ok della Furla, che (forse) avranno nomi e codici, che (forse) avranno una iscrizione. Insomma, hai capito?
Waimer - No.
Bavvy - E allora meglio cambiare discorso, dai. Magari ne riparliamo quando si saranno chiariti tra loro. Ora è tutto troppo nebuloso: due mesi fa una proprietà diceva che voleva il derby con noi, ora la stessa proprietà anela magari a fare il derby con il Castiglione Murri. Insomma, lasciamo che decidano cosa vogliono fare da grandi, poi rivediamoci, ok?
Waimer - Il cliente ha sempre ragione.
Bavvy - Poi scusa, fammi pensare agli affari miei. Sai che mi sono preso un bello spavento, in ‘sti giorni? Perché va bene che è il passato, ma se devo pensare che abbiamo rischiato di perdere Danilovic, ecco… Mi sono spaventato, come tutti. Poi a sentire altri che speravano nella sua morte, nei “3+1 punti di sutura”, qui si parla di un essere umano accoltellato, non era il caso di lasciar perdere?
Waimer - Un po’ ho seguito, e devo dirti, da disinteressato è stato grottesco. Prima non si capisce cosa sia successo, poi viene fuori che è stato il suo amico gestore, poi salta su che lui voleva reagire e non gli spara solo per mancanza di materia prima pistolettara, poi che quasi aggredisce la gente attorno, poi che in realtà stava solo proteggendo la fidanzata di ‘sto “Fido”… Insomma, dal dramma al gossip. Comunque fidati.. anzi, uso un altro termine… tranquillo, dubito che io mai ti accoltellerò. E se posso dire la mia, la battuta più bella che ho letto è quella che “Fido” non è l’unico che porta nel suo locale della gente e poi la accoltella. Anche se quelli là della BBB sono stati infilzati solo metaforicamente.
Bavvy - E’ che non sta succedendo niente di altro. Qui la mia squadra dovrebbe ripartire, e facile dire “ora che non fate i playoff almeno avete più tempo”: certo, come no. Intanto dobbiamo aspettare che finiscano anche le altre, altrimenti di cosa stiamo parlando? Io credo poco a tutte queste dichiarazioni d’amore, a quelli che dicono “voglio restare” ad alta voce, poi magari sussurrano “ma…” perché chiedono aumenti, spalmate a loro piacimento, squadre forti eccetera. Oh, state zitti, fate le vostre trattative, ma non prendeteci in giro. Se tutti quelli che hanno detto “voglio restare in Virtus” fossero rimasti davvero, ora avremmo più giocatori che tifosi.
Era davvero presto, troppo presto. A Waimer, l’idea di dover sopportare quattro mesi di lamentazioni proprio non andava giù. Almeno facesse un po’ caldo, pensava, così dopo mi viene a pagare due birre. Invece niente. Che fretta c’era maledetta primavera, avrebbe cinguettato Loretta Goggi.