VIRTUS SCONFITTA DOPO DUE SUPPLEMENTARI A VERONA
TEZENIS VERONA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 113-105 2OT (23-25, 42-49; 62-67, 87-87, 100-100)
Dopo aver dilapidato 17 punti di vantaggio, e averla quasi persa nell’ultimo quarto, la Virtus è risalita da un -4 nell’ultimo minuto ed è riuscita ad agganciare l’overtime grazie a un canestro di Lawson a tre secondi dalla fine. Nel primo supplementare non sono bastate le triple di Spissu e Lawson, perché David Brkic la mette – come diceva una vecchia canzone. Secondo overtime allora, e la vince Verona, grazie ai punti di Diliegro e a una tripla di tabella di Portannese. La Scaligera si conferma la squadra del momento, e imbattibile in casa. La Virtus esce con enormi rimpianti, perché il +17 si poteva e doveva gestire meglio, e anche l’ultima azione del primo supplementare – un 1 vs 5 di un comunque ottimo Rosselli – poteva essere gestita decisamente meglio.
Cronaca: davanti a 5045 spettatori si parte a difese parecchio allegre, e attacchi in grande spolvero. Lawson segna i primi 9 punti dei suoi. Per il resto segnano più o meno tutti, senza grandi problemi. Con due triple di Spissu e Michelori la Virtus chiude il periodo in vantaggio, 23-25.
A inizio secondo quarto Dalmonte si prende tecnico per proteste dopo un fallo in attacco su cui non è d’accordo. Ndoja mette una tripla ma ricade sul piede di Amato e si fa male ancora alla caviglia, anche se in questo caso è la sinistra, e non è nulla di grave, dato che rientrerà. Con Umeh si tocca il +9 (23-32), mentre Penna fa tre falli in poco tempo. Ma adesso – con Michelori e Bruttini in campo – la Segafredo difende fortissimo, e i padroni di casa vanno in rottura prolungata. Verona segna due punti in 5’, e intanto la Virtus decolla, e con la tripla di Spizzichini piazza un 17-2 e arriva al +17 (25-42). Nel momento più critico la Scaligera si affida a Marco Portannese, che prova a riaprire la partita con due triple. E la riapre, perché adesso i bianconeri si distraggono parecchio, e a parte un paio di canestri di Lawson non trovano più punti. E così è ancora lo scatenato ex Portannese a riaprire totalmente la partita: per lui 18 (con 4/4 da tre) a metà, e 42-49 alla pausa.
Si riprende, e con un ottimo Lawson la Virtus torna al +12 (48-60). Verona però si riavvicina subito, con Diliegro ma anche con l’aiuto di Umeh, che si prende un tecnico con palla in mano. A Michelori viene fischiato un antisportivo discutibile, ma intanto la Scaligera è totalmente rientrata, e un super Diliegro firma la parità a quota 62. Nel momento più difficile Ramagli va col quintetto “da battaglia”, con Bruttini, Michelori e Spizzichini e con la zona. Ne esce un 5-0, e al 30’ il punteggio è 62-67.
Ultimo quarto: Verona rientra subito, e a questo punto l’equilibrio è totale. A 6’ dalla fine Amato firma il primo sorpasso dopo un’eternità (72-71). Rosselli prende falli ma non capitalizza del tutto dalla lunetta, e la Scaligera continua a sorpassare ancora con Amato e poi con Brkic, che firma due volte il +4, la seconda volta con la tripla che dice 83-79 a due minuti e mezzo dalla fine. In un attimo però Spissu segna, recupera su Amato e subisce fallo: 2/2 e pareggio a quota 83. Fallo su Pini che non sbaglia. Spissu la perde, e Frazier vola in contropiede e subisce fallo. +4 Verona, Lawson sbaglia un rigore, ma di là la Virtus difende forte e recupera. Ultimo minuto: fallo su Ndoja che firma il -2, poi Verona ha due possessi ma non segna. Umeh prova la tripla della vittoria, la sbaglia ma c’è Kenny Lawson che prende il rimbalzo e pareggia a quota 87 a poco meno di 3 secondi. Rosselli stoppa Frazier, ed è overtime.
Nel supplementare la Virtus parte a razzo con tre triple: Spissu, Lawson e ancora Spissu (90-96). Sembra fatta, ma la Scaligera però è tutt’altro che morta, e si affida a David Brkic, che prima mette due triple centrali, poi i liberi del 100-98. Lawson pareggia, Verona sbaglia, Rosselli ha il tiro della vittoria ma sparacchia da tre con poco costrutto.
Secondo supplementare: Verona va subito a +3 con Diliegro, poi Rosselli fa il quinto fallo a rimbalzo d’attacco, e Frazier firma il +5 dalla lunetta. Spissu risponde, ma la tabellata da tre di Portannese chiude la partita. La Virtus non ne ha più, e vince Verona 113-105, prendendosi oltretutto anche la differenza canestri.
TEZENIS VERONA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 113-105 2OT (23-25, 42-49; 62-67, 87-87, 100-100)
VERONA: Frazier 25; Portannese 22; Robinson 11; Totè 8; Diliegro 12; Brkic 21; Pini 6; Amato 8; Boscagin 0; Guglielmi NE; Rovatti NE. All. Dalmonte
VIRTUS: Spissu 22; Umeh 17; Spizzichini 5; Petrovic NE; Rosselli 18; Michelori 2; Oxilia NE; Penna 0; Lawson 28; Bruttini 0. All. Ramagli
Dopo aver dilapidato 17 punti di vantaggio, e averla quasi persa nell’ultimo quarto, la Virtus è risalita da un -4 nell’ultimo minuto ed è riuscita ad agganciare l’overtime grazie a un canestro di Lawson a tre secondi dalla fine. Nel primo supplementare non sono bastate le triple di Spissu e Lawson, perché David Brkic la mette – come diceva una vecchia canzone. Secondo overtime allora, e la vince Verona, grazie ai punti di Diliegro e a una tripla di tabella di Portannese. La Scaligera si conferma la squadra del momento, e imbattibile in casa. La Virtus esce con enormi rimpianti, perché il +17 si poteva e doveva gestire meglio, e anche l’ultima azione del primo supplementare – un 1 vs 5 di un comunque ottimo Rosselli – poteva essere gestita decisamente meglio.
Cronaca: davanti a 5045 spettatori si parte a difese parecchio allegre, e attacchi in grande spolvero. Lawson segna i primi 9 punti dei suoi. Per il resto segnano più o meno tutti, senza grandi problemi. Con due triple di Spissu e Michelori la Virtus chiude il periodo in vantaggio, 23-25.
A inizio secondo quarto Dalmonte si prende tecnico per proteste dopo un fallo in attacco su cui non è d’accordo. Ndoja mette una tripla ma ricade sul piede di Amato e si fa male ancora alla caviglia, anche se in questo caso è la sinistra, e non è nulla di grave, dato che rientrerà. Con Umeh si tocca il +9 (23-32), mentre Penna fa tre falli in poco tempo. Ma adesso – con Michelori e Bruttini in campo – la Segafredo difende fortissimo, e i padroni di casa vanno in rottura prolungata. Verona segna due punti in 5’, e intanto la Virtus decolla, e con la tripla di Spizzichini piazza un 17-2 e arriva al +17 (25-42). Nel momento più critico la Scaligera si affida a Marco Portannese, che prova a riaprire la partita con due triple. E la riapre, perché adesso i bianconeri si distraggono parecchio, e a parte un paio di canestri di Lawson non trovano più punti. E così è ancora lo scatenato ex Portannese a riaprire totalmente la partita: per lui 18 (con 4/4 da tre) a metà, e 42-49 alla pausa.
Si riprende, e con un ottimo Lawson la Virtus torna al +12 (48-60). Verona però si riavvicina subito, con Diliegro ma anche con l’aiuto di Umeh, che si prende un tecnico con palla in mano. A Michelori viene fischiato un antisportivo discutibile, ma intanto la Scaligera è totalmente rientrata, e un super Diliegro firma la parità a quota 62. Nel momento più difficile Ramagli va col quintetto “da battaglia”, con Bruttini, Michelori e Spizzichini e con la zona. Ne esce un 5-0, e al 30’ il punteggio è 62-67.
Ultimo quarto: Verona rientra subito, e a questo punto l’equilibrio è totale. A 6’ dalla fine Amato firma il primo sorpasso dopo un’eternità (72-71). Rosselli prende falli ma non capitalizza del tutto dalla lunetta, e la Scaligera continua a sorpassare ancora con Amato e poi con Brkic, che firma due volte il +4, la seconda volta con la tripla che dice 83-79 a due minuti e mezzo dalla fine. In un attimo però Spissu segna, recupera su Amato e subisce fallo: 2/2 e pareggio a quota 83. Fallo su Pini che non sbaglia. Spissu la perde, e Frazier vola in contropiede e subisce fallo. +4 Verona, Lawson sbaglia un rigore, ma di là la Virtus difende forte e recupera. Ultimo minuto: fallo su Ndoja che firma il -2, poi Verona ha due possessi ma non segna. Umeh prova la tripla della vittoria, la sbaglia ma c’è Kenny Lawson che prende il rimbalzo e pareggia a quota 87 a poco meno di 3 secondi. Rosselli stoppa Frazier, ed è overtime.
Nel supplementare la Virtus parte a razzo con tre triple: Spissu, Lawson e ancora Spissu (90-96). Sembra fatta, ma la Scaligera però è tutt’altro che morta, e si affida a David Brkic, che prima mette due triple centrali, poi i liberi del 100-98. Lawson pareggia, Verona sbaglia, Rosselli ha il tiro della vittoria ma sparacchia da tre con poco costrutto.
Secondo supplementare: Verona va subito a +3 con Diliegro, poi Rosselli fa il quinto fallo a rimbalzo d’attacco, e Frazier firma il +5 dalla lunetta. Spissu risponde, ma la tabellata da tre di Portannese chiude la partita. La Virtus non ne ha più, e vince Verona 113-105, prendendosi oltretutto anche la differenza canestri.
TEZENIS VERONA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 113-105 2OT (23-25, 42-49; 62-67, 87-87, 100-100)
VERONA: Frazier 25; Portannese 22; Robinson 11; Totè 8; Diliegro 12; Brkic 21; Pini 6; Amato 8; Boscagin 0; Guglielmi NE; Rovatti NE. All. Dalmonte
VIRTUS: Spissu 22; Umeh 17; Spizzichini 5; Petrovic NE; Rosselli 18; Michelori 2; Oxilia NE; Penna 0; Lawson 28; Bruttini 0. All. Ramagli