La Virtus finora ha giocato 15 partite in 47 giorni, praticamente una ogni tre. Questo tour de force durerà ancora per poco meno di una settimana, poi ci saranno 11 giorni senza impegni ufficiali, che saranno utilissimi per tirare il fiato, recuperare condizione atletica e fare allenamenti mirati.
Prima della sosta però ci sono ancora due partite da giocare, e la prima è domenica a Trieste.

La società giuliana non sta attraversando un gran momento. Poche settimane fa è sfumata la possibile cessione al gruppo svizzero Astmar, e in campo le cose non stanno andando particolarmente bene. Appena due vittorie, +2 sulla zona retrocessione e coach Dalmasson che ha dichiarato che la squadra è mentalizzata alla lotta per la salvezza.
In particolare, la squadra sembra avere pochi punti nelle mani: secondo peggior attacco del campionato con poco più di 70 punti segnati, e coppia di esterni Elmore-Justice in forte discussione, con poco più di 11 punti segnati in due. Il solo Dequan Jones - ex canturino - viaggia in doppia cifra di media. A disposizione di Dalmasson c'è anche Arturs Strautins, più volte accostato alla Segafredo: il lettone di formazione italiana gioca 13' di media e segna 3.5 punti.

Tutto questo non significa che per la Virtus sarà una partita facile, ovviamente. E la partita di mercoledì in Israele dimostra che non esistono partite facili, se non vengono approcciate nel modo corretto. In un palasport avversario che sarà pieno e caldo, per vincere bisognerà avere la massima concentrazione fin da subito, e cercare di recuperare i due marchi di fabbrica che sono stati messi in campo da inizio stagione, e che ultimamente si sono visti solo a tratti: difesa aggressiva e controllo dei rimbalzi.

Si gioca domenica alle 18, diretta Eurosport Player e Radio Bologna Uno.



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