Le parole di Luca Dalmonte alla vigilia della gara interna con Ravenna.

“Il tempo ci ha insegnato che ogni partita e ogni avversario propone difficoltà differenti, e quindi serve sempre un approccio di massima attenzione e il desiderio di giocare la gara con il giusto livello. Ravenna è squadra che corre, ha un play che spinge molto la palla cone Anthony e specialisti come Bonacini, Musso e Petrovic, oltre che un ottimo centro come Lewis. E vedremo quanta energia avranno dalla panchina ora che arriverà Oxilia. Noi dovremo essere concentrati sulla nostra prestazione, dovremo sviluppare il giusto piano partita per togliere loro i punti di forza e fare il meglio consapevoli che loro possono fare più di una buona cosa all’interno della stessa gara. E quindi reagire alle loro azioni. Stiamo recuperando Aradori, Davis domani verrà in panchina anche se non è autorizzato a giocare ma almeno potrà tornare a sentire gli odori della competizione. Mancherà Biordi, e cercheremo nella nostra roccaforte di riprendere la scia di Rimini e Chieti lasciandoci Mantova alle spalle”

Arriveranno molte partite suggestive e ravvicinate, e non siete ancora al completo. “Non mi prendo in carico la scelta di non pagare la sanzione su Biordi, sono spettatore interessato ma che non incide. Dovremo essere molto intelligenti nel valutare queste partite ravvicinante arrivando da una emergenza che non è ancora finita, perché non è che abbiamo messo qualcosa in sospensione: Aradori e Davis non sono elementi meccanici ma esseri umani che hanno sentito dolori, che hanno vissuto momenti di stop e non è che appena rimetti il cilindro a posto la macchina torna a funzionare. Devono riprendere il ritmo nella squadra e viceversa, e servirà che chi è rimasto in campo sia bravo a riaccoglierli, così come loro dovranno essere bravi a rientrare dentro casa con la giusta sensibilità”

A livello mentale lo stop può aver aiutato Davis dopo un inizio difficile? “E’ probabile, perché se ha avuto una attenta lettura di quanto successo durante il suo stop potrà averne dei benefici. Ed è importantissimo, decisivo, che quando rientrerà si affidi alle cose più semplici, così da facilitare sia il suo rientro che il suo stare dentro la squadra. Non penso ad altri scenari”

Cosa non è andato a Mantova? “Mi farebbe piacere che ci fosse più lucidità nell’affrontare le difficoltà, perché quelle che c’erano si sono enfatizzate per un approccio emotivo che non ci ha dato sostegno. Sapevamo che saremmo stati in difficoltà, ma forse sarebbe servito essere più lucidi, e questo ha aggravato le cose”

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Il video, grazie a Sport Press

https://youtu.be/4HBpVfCCmgU

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