La situazione del mercato in casa Fortitudo dopo la presentazione di Cagnardi
Insediamento in Furla, per Devis Cagnardi, che avrà adesso il compito di portare a conclusione l'opera di un altro matrimonio - il suo, quello vero - e di dare le indicazioni necessarie per andare a costruire la squadra che verrà. Ieri sia lui che Teo Alibegovic hanno usato le parole di prassi di qualsiasi presentazione: orgoglio, nessun proclama, lavoro, eccetera. E non ci si è sbilanciati su nomi di mercato, se non per ripetere che Freeman sarebbe da tenere, e che molto del roster Fortitudo passerà da questa operazione.
Tre sono già fissi e ufficiali, e sono quelli che resteranno. Poi, tutto ancora da vedere: ieri Superbasket dava per quasi certo il ri-ritorno di Gherardo Sabatini così come la ri-riconferma di Alessandro Panni (che piace anche a Cento, ma sembra oggi più vicino al capoluogo rispetto alla provincia, dove La Nuova Ferrara teme che anche Federico Mussini possa avere sirene bolognesi). Più difficile che ci sia il ri-ritorno - non sono errori di battitura, ma tutti casi di terza reincarnazione fortitudina - di Nazzareno Italiano, mentre resta aperta la porta per Fabio Mian. Quel che pare certo è che si lavorerà su esterni italiani e lunghi stranieri, così come successo l'anno scorso, e rimarrà il nodo di chi andare a prendere in ala piccola, laddove Aradori rimarrà il titolare ma con la necessità, vista l'anagrafe e l'infortunio, di un'alternativa che sia un po' più corposa dei precedenti. Sapendo che poi ci sarà da gestire un eventuale dualismo, problematico considerando come Pietro abbia dato il meglio senza avere ombre attorno a sè. Dura, a questo punto, che rimanga Alberto Conti: ha mercato sparso, potrà rifarsi.