Alti e bassi figli della stagione, vai e vieni, ma alla fine la Fortitudo vince contro Scafati, si porta a casa la Supercoppa, e una bella iniezione di fiducia in vista dell’inizio del campionato. Squadre depauperate dalle assenze, ma merito a Bologna di aver tenuto botta dopo aver fatto +16, essere finita sotto nel punteggio, ed aver cercato sempre e comunque qualcuno che potesse dare maggiore funzionalità all’attacco. Poi chiaro, è partita vinta all’ultimo tiro, sbagliato da Scafati, e bastava un centimetro per cambiare tutto il discorso. Ma ha ragione chi vince, e ha vinto la Fortitudo.

Palla a Knox e pedalare, palla a Knox e pedalare, palla a Knox e pedalare. D’altronde là fuori c’è il giro dell’Emilia, e allora via in questo modo, con il centro biancoblu che non fa poi tanta fatica a tritar avversari e ricamare il primo tentativo di fuga (14-7), lasciando però qualche libertà eccessiva dietro e permettendo quindi – ma non solo per suoi errori – ad Ammannato di tenere a galla Scafati, fino al 20-15 del 10’.

Bologna ha una facilità difensiva figlia anche delle carenze di Scafati nel campo delle durezze, e allora la palla gira che è un piacere, si segna spesso e volentieri, e se ci si mettono anche Mancinelli e il solito Knox a bollare dall’arco allora diventa normale che il punteggio deragli al 40-24 del 17’. Festa grande a metà, perché ci si dimentica troppo spesso di Fischer, Mancinelli perde due occasioni scucchiaiando scoordinatamente, e il latte munto viene scalciato fino al 40-35 del 20’.

Tanto che alla fine di latte non ne resta, perché con i problemi di falli dei propri lunghi e troppi rallentamenti in manovra la Fortitudo si dimentica l’arte del cesto, lasciando a Scafati la fine della rimonta e il sorpasso. La palla gira meglio in Campania, si va a -4 (52-48), poi una triplaccia di Mancinelli e il maggior calore dell’arena figlia di qualche fischiata dubbia alza l’adrenalina e, di conseguenza, la difesa bolognese. Danni limitati, nuova freccia, 53-52 al 30’.

La Fortitudo pare aver ritrovato il bandolo, specie quando Mancinelli infilza la sua quarta tripla e Knox solfeggia dall’angolo. Però, lo stesso Knox non riesce a gestire la propria quota falli, e dal 68-60 in un amen Scafati se ne ritorna vicina vicina, con tanto di tripla pareggio che Fischer cicca. Dato che in attacco si soffre, si deve tornare a lottare dietro, ed ecco arrivare i recuperi che, se non altro, proibiscono a Scafati l’avvicinamento al canestro. Senza i due centri usciti per falli, Boniciolli deve far di necessità virtù, in un gioco di falli sistematici che offre metà del panino a Raucci e, a 27” dalla fine, il layup del -1 di Fischer. Roberts ne mette uno su due, poi Fischer mette nelle mani di Crow la tripla della vittoria. Ferro, e Supercoppa che va a Bologna.

FORTITUDO - SCAFATI: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE