Il presidente della FIP Gianni Petrucci è stato intervistato da Marino Petrelli su supportersmagazine.it
Un estratto delle sue parole sulla ricandidatura e la riapertura dei palasport

Sulla ricandidatura. Ho aspettato tutte le elezioni dei delegati e dei comitati regionali e ho visto che ci sono i presupposti e quindi il buon Dio mi ha suggerito di presentare la candidatura e ho già preparato tutta la documentazione. Se c’è un candidato avversario gli auguro buon lavoro, io quando mi sono candidato al Coni su quattro volte ho avuto avversari in tre occasioni. Così come da sindaco. Se ci fosse mi confronterei.

Sulla riapertura dei palasport. Gli scienziati, cosiddetti tali in ambito sanitario, dovrebbero dire le cose del loro ambito e non intervenire in altri campi perché come il dirigente sportivo deve parlare di politica dello sport, e dopo anche di altri campi, ma solo come giudizi personali, lo stesso dovrebbero fare queste persone. Oggi tutti gli sport professionistici hanno bisogno di certezze e invece non le abbiamo. Questi no che riceviamo ogni volta sul pubblico, sui protocolli e su tutto vorrei che fossero motivati perché se è vero che ci dobbiamo convivere, dobbiamo anche fare una programmazione altrimenti si va a sbattere contro un muro.

"Ho sentito troppe frasi offensive e qualcuno dovrebbe chiedere scusa. Si è detto che lo sport non è essenziale. Per me è una bestemmia. Cosa è essenziale allora? Certo che non il primo valore della vita, la scuola è certamente più importante, anche il lavoro, ma lo sport riveste un ruolo altrettanto importante e merita la massima attenzione, cosa che nelle ultime settimane non mi pare abbia avuto. Serve ripartire con il pubblico e con una programmazione altrimenti si rischia davvero un default che non serve a nessuno

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