Matteo Imbrò, promosso in serie A da capitano di Treviso, è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Ancora stiamo realizzando, ce ne stiamo rendendo conto poco alla volta. Abbiamo superato le difficoltà iniziali, gli innesti di Logan e Severini ed hanno aiutato, abbiamo trovato un assetto di squadra molto più omogeneo. Vinta la Coppa Italia e presa consapevolezza dei nostri mezzi.

Bologna e Treviso? Le accomuna la passione per il basket. Bologna è più grande, ma anche a Treviso erano in 5.000 per le finali. La Virtus la seguo da appassionato, vedo una società stabile e con Djordjevic in panchina si capisce come stiano facendo sul serio. Un pezzo di cuore è rimasto certo, capita ovunque giochi, a Bologna ancora di più visto che ci sono cresciuto, andato a scuola, creato quei legami che nessuno ti toglie.
Tornare al PalaDozza da avversario. Sarà emozionante, rivedrò persone che ho conosciuto in quegli anni lì, una tifoseria straordinaria.
I miei allenatori Consolini e Sanguettoli, ma anche Claudio Sabatini, un secondo padre per me. Giocavamo assieme al figlio Gherardo e abbiamo un rapporto speciale.

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LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI