VIRTUS-CASALE, LA SERIE TRA GARA2 E GARA3
Benvenuti ai playoff. Se la Virtus aveva rischiato la frittata in gara1, salvandosi nel concitato finale, ieri sera invece la medesima frittata è arrivata. Dopo aver corso per buona parte della stagione regolare - prediligendo i ritmi alti e gli attacchi spumeggianti - in post season finora la Virtus per ora è parsa davvero spaesata, non riuscendo assolutamente a imporre il suo gioco e mal digerendo il ritmo “camminato” imposti dagli avversari.
Se in gara1 era sembrato tutto facile per venti minuti, ieri la luce è durata per appena dieci. Poi Casale è stata bravissima a trovare le contromisure, e i bianconeri non ci hanno capito molto. Problemi in attacco contro la zona, problemi in difesa, soprattutto problemi a rimbalzo: 21 (ventuno!) rimbalzi offensivi, un’enormità per una squadra che a un certo punto ha perso tutti i lunghi per falli, e ha finito i regolamentari e giocato il supplementare con cinque piccoli. Gli ex Blizzard e Di Bella hanno messo i punti della vittoria, arrivata con pieno merito, e coach Marco Ramondino ha fatto un capolavoro tattico, stravincendo il duello in panchina.
In casa Virtus, si fa fatica a dire cosa abbia funzionato. I guai peggiori sono arrivati dai rimbalzi offensivi concessi, si diceva, e dagli enormi problemi in attacco, dove il solo Lawson è riuscito a trovare il canestro con un po’ di continuità: per il resto nebbia. Nel finale, al quinto fallo di Rosselli, coach Ramagli ha preferito andare con un deleterio Spizzichini e non rischiare Gentile, che non è ancora integrato del tutto coi compagni, certo, ma è anche stato preso per la sua esperienza e classe e in un momento in cui nessuno faceva canestro avrebbe potuto aiutare. E invece ha giocato solo 10'.
Casale è una squadra pericolosa e scomoda, aveva detto Ramagli alla vigilia della serie. Onestamente però nessuno pensava così tanto, e ieri la Virtus ci ha messo tanto del suo per renderla ancora più pericolosa e ancora più scomoda.
Cosa succede ora? La serie è 1-1, la Virtus ha perso il fattore campo, e se non vuole andare prematuramente a casa dovrà vincerne almeno una a Casale Monferrato, tra venerdì e domenica. Ovviamente in Piemonte ora c’è aria di grande impresa, e i bianconeri troveranno un campo caldissimo. E se c’è un problema che la Virtus ha avuto quest’anno è proprio quello del rendimento in trasferta.
La profondità del roster e il talento a disposizione fanno però pendere ancora la bilancia dalla parte bianconera. Coach Ramagli e i giocatori sono quindi chiamati a dare il tutto per tutto - dal punto di vista tecnico e motivazionale - e a trovare la forza per uscire dal momento più difficile della stagione.
(foto Pierfrancesco Accardo)