VALERIO MAZZOLA: QUANDO VENNI ALLA VIRTUS PENSAVO DI AVER FINITO CON LA LOTTA PER LA RETROCESSIONE. INVECE LA PAGNOTTA E' DURA ANCHE QUI, MA IO CI SONO
Valerio Mazzola - uno dei protagonisti della vittoria con Pesaro con una grande difesa su Austin Daye - è stato intervistato da Luca Sancini su Repubblica.
Ecco le sue parole: Abbiamo guardato i video, studiato le giocate di Pesaro che fanno per lui, tutta la settimana. Poi ho notato che è alto, ma molto snello. L’ho buttata sul fisico, gli arbitri hanno fischiato bene e sì, così ho fischiato Austin Daye. Io e Odom, che lo ha tenuto anche meglio di me.
Venivamo da una settimana lunghissima, dopo Capo D’Orlando sono arrivate le contestazioni, c’era bisogno di rigiocare subito per rifarsi e invece abbiamo dovuto aspettare otto giorni. Per come interpreto la vita io, sentire il sospetto di non essersi impegnato è insopportabile. Le coronarie stavano per scoppiare e c’era molta tensione, poi per fortuna è arrivata la partita.
Si è visto pure il rientro di Allan Ray? Mi ha meravigliato, contro Imola nell’amichevole della settimana scorsa l’avevo visto non al top, fisicamente. Invece contro Pesaro mi è piaciuto molto, appena dentro ha fatto vedere talento e maturità.
Domenica si va a Caserta? Una vittoria ci aprirebbe la mente, ci è mancata anche un po’ di fortuna ma sta a noi, dobbiamo far sì che i tifosi tornino a seguirci anche fuori casa, ma capisco che fino ad ora li abbiamo delusi.
Martedì Hasbrouck è stato contestato per il suo atteggiamento a fine gara? Come dopo Capo D’Orlando la gente interpreta i sorrisi come un fregarsene, ma a volte è una reazione nervosa. Io ci lavoro tutti i giorni in palestra e posso assicurarvi che Kenny e gli altri non sono contenti di come vanno le cose, ma si lavora e si va avanti. E pensare che quando venni alla Virtus pensai: ho finito di lottare tutti gli anni per la retrocessione. E invece la pagnotta è dura anche qui, ma io ci sono: sono pieno di acciacchi ma in campo ci voglio andare sempre, a costo di prendere gli antidolorifici.