Adesso si fa sul serio. Inizia il mese di febbraio, che per la Virtus sarà decisivo per capire dove questa squadra potrà arrivare. In Champions League, in Coppa Italia, ma anche in campionato, perchè se i bianconeri vogliono puntare alle zone nobili della classifica le prossime partite - tutte con avversari che precedono in classifica - non si possono sbagliare.

La prima, domenica alle 17, è contro Avellino. Gli irpini non stanno vivendo un buon momento (eufemismo): se la Virtus è reduce da tre sconfitte in fila, la Scandone ne ha infilate addirittura cinque, perdendo anche mercoledì in coppa e complicandosi la vita per il passaggio del turno. La stagione di Avellino è stata quantomai discontinua, falcidiata sia dai problemi fisici di alcuni giocatori (Costello e Ndiaye, appena rientrato), sia - soprattutto - dai problemi economici di patron De Cesare, che hanno portato alla cessione di Cole a e un periodo di mercato bloccato causa lodi esecutivi. Ora tali problemi sembrano risolti, il mercato è stato sbloccato e sono arrivati due giocatori, Silins e Harper, che in campionato debutterà proprio al PalaDozza. Il resto della squadra, che per un paio di mesi ha dovuto fare gli straordinari, sembra però molto stanco, ed è arrivato questo periodo di flessione. Non bisogna mai dimenticare, però, che si tratta sempre della quarta forza del campionato, e il talento è tanto, stanchezza o no.

La Virtus, dal canto suo, è chiamata ad alzare il livello di concentrazione, e a trovare quella continuità finora ha avuto solo a sprazzi. Coach Sacripanti ha tutti a disposizione (a parte David Cournooh), ovvero un roster profondo e completo. La posta in gioco si alza, e tutti sono chiamati a rispondere, da Tony Taylor - mattatore del match di andata - in poi.
Il tempo delle sconfitte indolori è finito: se si vuole risalire la classifica, ora bisogna vincere. In qualsiasi modo e a qualsiasi costo.

Si gioca domenica alle 17, con diretta Eurosport 2 ed Eurosport Player.

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