Ricordando il 19 giugno di tre anni fa, giorno del ritorno in A della Virtus, Luca Muleo di Stadio ha sentito l'allora coach Alessandro Ramagli. Un estratto dell'intervista.

"Era una Virtus che veniva da una retrocessione, in grande crisi anche dal punto di vista dell'immagine. Quelle vittorie sono servite a ricreare le buone abitudini. Un bagno di umilità che mi sembra abbia fatto molto bene, dato grande slancio poi testimoniato dal cambio proprietà coinciso con il ritorno di grandi ambizioni, sempre state nel dna del club.
Mi sento molto parte di questo e credo sia legittimo. C'erano i cocci e rimetterli insieme non è mai semplice. Poi dopo si è passati al vasellame di alto livello, prima però c'era da fare quell'operazione e chi l'ha fatta, non solo io naturalmente, ma in testa il club, la sua struttura, i giocatori con l'appendice fondamentale della tifoseria, è progenitore di ciò che c'è oggi.
Quando è cambiata la proprietà, si è visto immediatamente che c'erano ambizioni, possibilità finanziarie e una voglia di riportare la società ai grandi splendori del passato. Si voleva vincere e si spinse per fare tutto il possibile.
Pajola? Se dicessi che sono anche solo parzialmente sorpreso di quanto lui riesca ad essere autorevole quando è in campo, direi una grandissima bugia."


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