LIBERIAMO LA FORTITUDO: DALLA PARTE DI CHI VUOL DAVVERO TAGLIARE COL PASSATO RECENTE
DALLA PARTE DI CHI VUOL DAVVERO TAGLIARE COL PASSATO RECENTE
Il Movimento LiberiAmolaFortitudo intende esprimere il proprio plauso alla svolta impressa dal presidente Stefano Tedeschi al nuovo corso, andando lodevolmente nella direzione della rottura totale con il recente passato, sia con chi ne abbia fatto parte in questi anni o chi vi sia indirettamente legato. Come emerso in questi giorni senza tema di smentita. Piazza pulita, aria pulita: finalmente. Che è la direzione che ha dato origine alla nascita del nostro Movimento.
Ora, possiamo davvero intravvedere l'obiettivo: (liberi)AmolaFortitudo, togliendo la parola iniziale. Una svolta senza compromessi. Tantomeno verso chi si dimostra in qualche modo legato ai responsabili di questi disastrosi anni e tronfiamente sottolinea la propria esperienza nello sport: basta ripercorrerne le ultime tappe (fuori dal campo, a livello dirigenziale) per scoprire essere state tutt'altro che brillanti e conclusesi, portandosi dietro polemiche e in modi rumoroso.
Per lo stesso motivo non ci può convincere chi in pochi anni ha "usato"e abbandonato storiche società minori del territorio e pure l'idea di Academy privata, e non sotto l'ombrello diretto della società sportiva, ci pare quantomeno da chiarire e definire bene.
Penoso poi l'utilizzo di amuleti fortitudini (in particolare di chi solo pochi giorni fa ha smentito ufficialmente un suo coinvolgimento) per imbonire la piazza. Simulacri biancoblu che abbinati al recente passato perderebbero in toto la loro aura di simboli per noi tifosi della Fortitudo.
Meglio accorgersene subito e dimostrazione d'integrità fortitudina, a conferma di quanto si sapeva anche sulla qualità e credibilità della persona, da parte di Stefano Tedeschi.
Ora auspichiamo che si completi l'opera come in fondo doveva essere fin dall'inizio:
Stefano Tedeschi e Matteo Gentilini, il nuovo dalla dirompente passione , uniti e insieme a vere figure iconiche della nostra storia.
Noi ci saremo sempre, finché i valori fortitudini saranno la bandiera attorno a cui riunirsi, quei valori che erano stati completamente dispersi in questi anni di gestione personalistica.
Consapevoli che sarà un' annata difficilissima sul piano sportivo, con una concorrenza altissima, che ormai siamo a metà luglio e soprattutto che ci sia da ricostruire da zero: senza quindi pretendere nulla o aspettarci subito chissà cosa. Basterà il vero orgoglio dell' Aquila ritrovato per cominciare. E dovrà adeguarsi adesso anche chi va in campo dimostrando di farlo non solo perché tutelato e blindato da un precedente contratto stipulato con la precedente gestione. Pronti a vivere da separati in casa se venissero meno a certi requisiti morali di gruppi e di attaccamento alla maglia più importanti delle qualità individuali
La partita più importante da vincere ora non è quella sul campo, ma quella fuori, per una vera svolta da cui ripartire a testa alta e da cui dipenderà non solo l'oggi, ma tutto il futuro biancoblu. A queste condizioni sapremo aspettare e forse l'attesa, lavorando bene, potrà magari essere anche inferiore alle attese.
Avanti Fortitudo!
Liberiamo la Fortitudo