Davide Raucci, elogiato pubblicamente da coach Boniciolli dopo la vittoria di Chieti, è stato intervistato dal Resto del Carlino.

Ecco le sue parole:
Anche in privato mi ha fatto i complimenti, e anche davanti a tutta la squadra ha ribadito la qualità della mia prestazione. Sono cose che fanno ovviamente piacere, e che ripagano della fatica che si fa durante la settimana.

Se tre anni fa le avessero detto che lei avrebbe giocato in quintetto in una Fortitudo che lotta per la serie A, lei che cosa avrebbe risposto? Non ci avrei creduto, anche perchè ero appena retrocesso in serie C. Ero indeciso se smettere e iniziare a studiare con serietà oppure se darmi una possibilità di diventare un professionista, poi arrivò la chiamata dell'Aquila alla quale non potevo dire di no. Mi si è aperto un nuovo mondo e adesso per coronare il sogno manca una cosa sola.

Lei si sente un veterano di questa squadra? Sì, anche se quello che penso io vale fino a un certo punto perchè questi sono ruoli che dipendono molto dalla considerazione dei tuoi compagni. Sono arrivati giocatori dalla carriera più importante della mia e il rispetto che hanno avuto nei miei confronti dimostra che per gli altri sono un veterano. Questo significa che dovrò essere di esempio e che le mie responsabilità finiranno per essere maggiori.

Domenica giocherete la prima in casa, al PalaDozza già quasi esaurito, contro Verona. Emozionato? Al calore e al sostegno del nostro pubblico non ci si fa mai l'abitudine. Io sono qui da tre anni e posso dire che è sempre una sorpresa vedere quanta passione il nostro pubblico riesce a trasmetterci durante le partite. Ne abbiamo parlato all'interno dello spogliatoio e sinceramente non vediamo l'ora che si arrivi alla palla a due per sperimentare quel tipo di emozione.

L'anno scorso per una vittoria non siete stati promossi in serie A. Perchè questa squadra dovrebbe vincere quella partita in più? Perchè è stata costruita con l'obiettivo di disputare un campionato migliore per poi partire da una posizione più vantaggiosa nei playoff. L'idea è di giocare quella finale davanti al nostro pubblico, e a quel punto avremmo sicuramente qualche possibilità in più di centrare il nostro obiettivo. A Chieti abbiamo già dimostrato che qualcosa è cambiato: l'anno scorso abbiamo subito il loro gioco, quest'anno anche se eravamo solo in sette i due punti li abbiamo portati a casa.

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