Dino Meneghin, intervistato dal QS, ha spiegato come secondo lui non si dovrebbe tornare in campo prima della scoperta di un vaccino per il Covid-19.
Un estratto delle sue parole.

Il primo a chiedere che il basket italiano si fermasse. Non sono uno scienziato. Vedevo le decisioni prese in Cina, chiudere tutto, mentre qui si parlava ancora di giocare. Un azzardo: serve riguardo verso la salute di giocatori, tesserati e tifosi".

EuroLeague ha invece preso tempo. Gli interessi economici sono differenti, e probabilmente la pressione dei club più importanti è maggiore. Saranno speranzosi che tutto passi in fretta: giusto progettare, tenere vivo l'interesse, ma questo è uno sport di contatto, che si gioca al chiuso, impraticabile d'estate. Tornare in campo senza un vaccino mi pare irresponsabile".

Giusto non assegnare lo scudetto? Nel campionato d’un tempo poteva anche starci, un giusto premio agli sforzi di chi è sempre stato al comando. Ma i playoff hanno stravolto spesso i verdetti della stagione regolare, e credo che nessuno, neanche la Virtus, vorrebbe questo riconoscimento. Un mezzo scudetto non dà alcuna soddisfazione.

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