FORTITUDO - TREVISO, GARA 4: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
KONTATTO BOLOGNA
Ruzzier - voto 6 – (3pti, -, 0/2, 1/2) - Gioca forse in modo fin troppo conservativo, prima che solo nell’ultimo quarto i cavalli possano sciogliere le trecce e iniziare a correre.
Legion - voto 6,5 – (19pti, 2/2, 4/8, 0/3) - Sofferenza per trovare i suoi spazi nel primo tempo, ma ha la testa per non andare fuori giri e limitarsi, poi, a sbocciare nel momento di dare il cambio a tutti i compagni. 7 rimbalzi, per dire.
Campogrande - voto 6,5 – (6pti, -, -, 2/5) – Non trova immediate fortune difensive, e allora aspetta che sia la mano davanti a mettersi in partita. E arrivano due triple, nel secondo tempo, che sono un discreto aiuto verso la semifinale.
Mancinelli - voto 7,5 – (15pti, 4/5, 4/7, 1/4) - Decide che non ha voglia di fare altre fatiche settimanali, e il secondo quarto è tutta roba sua. Poi ci si mette dietro, fa la voce grossa, schiaccia, ulula, grida, insomma fa quello che vuole.
Knox - voto 7,5 – (15pti, 2/3, 5/8, 1/2) - Mulina inutilmente corpo e braccia nel primo tempo. Poi l’andazzo cambia, e il secondo tempo è tutta un’altra faccenda. Con la sua versatilità che lo rende impossibile da fermare per una Treviso ormai senza broda.
Candi - voto 7 – (8pti, 2/2, 3/6, 0/1) - Ha un passo diverso, che gli permette di verticalizzare e buttarsi dentro per sfruttare le sue lunghe leve.
Montano - voto 6 – (0pti, -, -, 0/3) - Poca fortuna davanti, lotta dietro, ci sta dentro senza bisogno di sofferenze ulteriori.
Cinciarini - voto 6,5 – (12pti, 2/2, 2/5, 2/2) - Magari si scatena a pasta ormai buttata, ma la storia dimostra che tante volte il rischio è di scuocerla. E va bene anche mettere quelli che ti portano dal +10 al +20.
Italiano - voto 6 – (3pti, -, 0/1, 1/2) – Una tripla, orgasmando, e poi qualche sbavatura.
Gandini - voto 7 – (8pti, 1/1, 2/2, 1/2) - Spettacolo puro nel primo quarto, gli manca una tripla a segno per far saltare coronarie e banco già dopo pochi minuti. Funziona anche lui alla grande.
DELONGHI TREVISO
Fantinelli - voto 5,5 – (11pti, 2/3, 3/6, 1/3) – Non c’è quando aumenta la pressione.
Moretti - voto 6 – (14pti, 4/4, 2/5, 2/3) - Gli riescono più le cose difficili che non quelle facili.
Perl - voto 5,5 – (8pti, 3/4, 1/3, 1/2) – Sempre alla ricerca di una parte.
Perry - voto 5 – (9pti, 0/3, 3/6, 1/1) – Ruote sgonfie.
Ancellotti - voto 5,5 – (4pti, -, 2/4, 0/1) – Senza particolari idee.
Negri - voto 5,5 – (5pti, 5/8, 0/6, -) – Prova a guadagnar falli, niente altro.
Latorre - voto NG
Saccaggi - voto 5,5 – (6pti, 1/2, 1/1, 1/4) – Si spegne subito.
Malbasa - voto NG
Rinaldi - voto 5,5 – (6pti, 0/1, 3/7, 0/1) – La carrozza torna zucca.
VERBA MANENT
Boniciolli - Complimenti a Treviso, a Pillastrini, alla società, che ci ha fatto crescere per eliminarli. Questa eliminazione deve porre dei problemi a chi organizza questi campionati: va bene la burocrazia, i vescovi che protestano, le marce popolari, ma pensare ad una Treviso eliminata nei quarti dovrebbe far riflettere chi legifera. Poi complimenti ai miei: io ho passato le ultime 12 ore in stato preagonico, anche se qualche finale l’ho fatta e perfino vinta. Ma il pomeriggio è stato infernale, prima che la serenità me la dessero i giocatori che hanno dato il massimo, guidati da Mancinelli. Ognuno è stato protagonista nei momenti chiave: Gandini che non è venuto qua come attaccante che ha fatto sempre canestro, Campogrande che l’ha chiusa poi, Knox che ha saputo aspettarla. Tutti hanno fatto il proprio, sono contento. Gli allenatori che hanno studiato i manuali preparano dossier durante la serie: io lo faccio alla fine, e il mio orgoglio aumenta perché contro la difesa più forte del campionato, quindi senza un atteggiamento contemplativo, abbiamo tirato 74 liberi contro 128 loro. E ne abbiamo vinte tre su quattro. Allora, siccome le altre tre finaliste, perché io le considero tali, non sono arrivate qui contemplando, a partire da Trieste che si è rinforzata, vorrei che le valutazioni siano fatte. Nella prima partita la loro prima punta ha tirato 17 liberi, la nostra prima punta Legion solo 2 nel finale. Abbiamo l’ambizione di giocare contro una squadra fortissima, a cui mi legano emozioni come giocare contro Dalmasson che misi io su quella panchina anni fa su richiesta del sindaco. E vorrei che le differenze nei liberi vengano prese in considerazione. Io non credo di aver visto facce brutte l’altroieri: in un playoff così serrato giocarne male una ogni cinque è quasi inevitabile, si è visto che il fattore campo conta poco e molto più la fiducia e la condizione. Ma sabato ne abbiamo presi 81 e oggi 63. Abbiamo giovani la cui crescita dimostra che nei pomeriggi di lavoro al Paladozza qualcosa lo facciamo, e abbiamo una squadra che se difende può lottare con le altre finaliste, altrimenti non abbiamo abbastanza punti nelle mani. Non abbiamo avuti cali di tensione, e questo sta capitando più di frequente grazie al fatto che alcuni giocatori sono diventati protagonisti di vittorie dopo esserlo stati, negativamente, nelle sconfitte: non si nasce imparati, si può perdere due volte contro Udine che però ora sta a guardare. E poi il merito è di Pavani che, alla mia richiesta di uno straniero di scorta, mi ha convinto a prendere, invece, un italiano bravo.
Pillastrini - Complimenti alla Fortitudo, noi eravamo un pochino provati e senza molte energie per mettere dentro il giusto agonismo. Avremmo meritato di più se non altro per le prime tre partite, giocate a livello altissimo ma perse, le prime due, per qualche ingenuità. Noi ci fermiamo qui, ma sono comunque orgogliosissimo di quanto fatto in stagione con una squadra di giovani ormai consacrati per i vertici, presi da livelli inferiori, e che hanno tenuto botta con gente come Cinciarini e Mancinelli. Abbiamo esterni del ’93, ’95 e ’98 che sono stati capaci di confermarsi: ci siamo trovati contro la Fortitudo che era arrivata quinta, e noi da primi abbiamo avuto l’avversario peggiore. Ma se vuoi essere promosso devi battere tutti, e oggi non ci siamo riusciti. Potevamo fare meglio nel primo tempo, ma abbiamo preso canestri a dimostrare che loro avevano qualcosa più di noi, in primis la rotazione che gli ha permesso di avere giocatori pronti nei momenti decisivi.
Gandini - La mia fiducia nel tiro cresce dall’inizio dell’anno, la cosa mi ha sbloccato quando Treviso era partita bene, poi bravo anche Mancinelli che ha aiutato a chiuderla. A settembre non pensavo che sarei arrivato a questi livelli, ma il coach fin da subito era stato chiaro parlando di gerarchie e responsabilità. Ognuno ha avuto le sue possibilità, e sono contento della scelta che ho fatto questa estate. Trieste sarà dura, loro in casa sono quasi imbattuti, hanno un entusiasmo incredibile, grande pubblico, ma noi sappiamo che una lì la dobbiamo andare a vincere. Siamo in forma, lo abbiamo dimostrato, ma lo sono anche loro. E sono lunghi. Dobbiamo essere concentrati, evitare cali come in gara 3, e una là la possiamo vincere. Dopo gara 3 ero distrutto per avere deluso i tifosi, ma ora ci siamo riscattati.
Il video della sala stampa, grazie a Sportpress.
Ruzzier - voto 6 – (3pti, -, 0/2, 1/2) - Gioca forse in modo fin troppo conservativo, prima che solo nell’ultimo quarto i cavalli possano sciogliere le trecce e iniziare a correre.
Legion - voto 6,5 – (19pti, 2/2, 4/8, 0/3) - Sofferenza per trovare i suoi spazi nel primo tempo, ma ha la testa per non andare fuori giri e limitarsi, poi, a sbocciare nel momento di dare il cambio a tutti i compagni. 7 rimbalzi, per dire.
Campogrande - voto 6,5 – (6pti, -, -, 2/5) – Non trova immediate fortune difensive, e allora aspetta che sia la mano davanti a mettersi in partita. E arrivano due triple, nel secondo tempo, che sono un discreto aiuto verso la semifinale.
Mancinelli - voto 7,5 – (15pti, 4/5, 4/7, 1/4) - Decide che non ha voglia di fare altre fatiche settimanali, e il secondo quarto è tutta roba sua. Poi ci si mette dietro, fa la voce grossa, schiaccia, ulula, grida, insomma fa quello che vuole.
Knox - voto 7,5 – (15pti, 2/3, 5/8, 1/2) - Mulina inutilmente corpo e braccia nel primo tempo. Poi l’andazzo cambia, e il secondo tempo è tutta un’altra faccenda. Con la sua versatilità che lo rende impossibile da fermare per una Treviso ormai senza broda.
Candi - voto 7 – (8pti, 2/2, 3/6, 0/1) - Ha un passo diverso, che gli permette di verticalizzare e buttarsi dentro per sfruttare le sue lunghe leve.
Montano - voto 6 – (0pti, -, -, 0/3) - Poca fortuna davanti, lotta dietro, ci sta dentro senza bisogno di sofferenze ulteriori.
Cinciarini - voto 6,5 – (12pti, 2/2, 2/5, 2/2) - Magari si scatena a pasta ormai buttata, ma la storia dimostra che tante volte il rischio è di scuocerla. E va bene anche mettere quelli che ti portano dal +10 al +20.
Italiano - voto 6 – (3pti, -, 0/1, 1/2) – Una tripla, orgasmando, e poi qualche sbavatura.
Gandini - voto 7 – (8pti, 1/1, 2/2, 1/2) - Spettacolo puro nel primo quarto, gli manca una tripla a segno per far saltare coronarie e banco già dopo pochi minuti. Funziona anche lui alla grande.
DELONGHI TREVISO
Fantinelli - voto 5,5 – (11pti, 2/3, 3/6, 1/3) – Non c’è quando aumenta la pressione.
Moretti - voto 6 – (14pti, 4/4, 2/5, 2/3) - Gli riescono più le cose difficili che non quelle facili.
Perl - voto 5,5 – (8pti, 3/4, 1/3, 1/2) – Sempre alla ricerca di una parte.
Perry - voto 5 – (9pti, 0/3, 3/6, 1/1) – Ruote sgonfie.
Ancellotti - voto 5,5 – (4pti, -, 2/4, 0/1) – Senza particolari idee.
Negri - voto 5,5 – (5pti, 5/8, 0/6, -) – Prova a guadagnar falli, niente altro.
Latorre - voto NG
Saccaggi - voto 5,5 – (6pti, 1/2, 1/1, 1/4) – Si spegne subito.
Malbasa - voto NG
Rinaldi - voto 5,5 – (6pti, 0/1, 3/7, 0/1) – La carrozza torna zucca.
VERBA MANENT
Boniciolli - Complimenti a Treviso, a Pillastrini, alla società, che ci ha fatto crescere per eliminarli. Questa eliminazione deve porre dei problemi a chi organizza questi campionati: va bene la burocrazia, i vescovi che protestano, le marce popolari, ma pensare ad una Treviso eliminata nei quarti dovrebbe far riflettere chi legifera. Poi complimenti ai miei: io ho passato le ultime 12 ore in stato preagonico, anche se qualche finale l’ho fatta e perfino vinta. Ma il pomeriggio è stato infernale, prima che la serenità me la dessero i giocatori che hanno dato il massimo, guidati da Mancinelli. Ognuno è stato protagonista nei momenti chiave: Gandini che non è venuto qua come attaccante che ha fatto sempre canestro, Campogrande che l’ha chiusa poi, Knox che ha saputo aspettarla. Tutti hanno fatto il proprio, sono contento. Gli allenatori che hanno studiato i manuali preparano dossier durante la serie: io lo faccio alla fine, e il mio orgoglio aumenta perché contro la difesa più forte del campionato, quindi senza un atteggiamento contemplativo, abbiamo tirato 74 liberi contro 128 loro. E ne abbiamo vinte tre su quattro. Allora, siccome le altre tre finaliste, perché io le considero tali, non sono arrivate qui contemplando, a partire da Trieste che si è rinforzata, vorrei che le valutazioni siano fatte. Nella prima partita la loro prima punta ha tirato 17 liberi, la nostra prima punta Legion solo 2 nel finale. Abbiamo l’ambizione di giocare contro una squadra fortissima, a cui mi legano emozioni come giocare contro Dalmasson che misi io su quella panchina anni fa su richiesta del sindaco. E vorrei che le differenze nei liberi vengano prese in considerazione. Io non credo di aver visto facce brutte l’altroieri: in un playoff così serrato giocarne male una ogni cinque è quasi inevitabile, si è visto che il fattore campo conta poco e molto più la fiducia e la condizione. Ma sabato ne abbiamo presi 81 e oggi 63. Abbiamo giovani la cui crescita dimostra che nei pomeriggi di lavoro al Paladozza qualcosa lo facciamo, e abbiamo una squadra che se difende può lottare con le altre finaliste, altrimenti non abbiamo abbastanza punti nelle mani. Non abbiamo avuti cali di tensione, e questo sta capitando più di frequente grazie al fatto che alcuni giocatori sono diventati protagonisti di vittorie dopo esserlo stati, negativamente, nelle sconfitte: non si nasce imparati, si può perdere due volte contro Udine che però ora sta a guardare. E poi il merito è di Pavani che, alla mia richiesta di uno straniero di scorta, mi ha convinto a prendere, invece, un italiano bravo.
Pillastrini - Complimenti alla Fortitudo, noi eravamo un pochino provati e senza molte energie per mettere dentro il giusto agonismo. Avremmo meritato di più se non altro per le prime tre partite, giocate a livello altissimo ma perse, le prime due, per qualche ingenuità. Noi ci fermiamo qui, ma sono comunque orgogliosissimo di quanto fatto in stagione con una squadra di giovani ormai consacrati per i vertici, presi da livelli inferiori, e che hanno tenuto botta con gente come Cinciarini e Mancinelli. Abbiamo esterni del ’93, ’95 e ’98 che sono stati capaci di confermarsi: ci siamo trovati contro la Fortitudo che era arrivata quinta, e noi da primi abbiamo avuto l’avversario peggiore. Ma se vuoi essere promosso devi battere tutti, e oggi non ci siamo riusciti. Potevamo fare meglio nel primo tempo, ma abbiamo preso canestri a dimostrare che loro avevano qualcosa più di noi, in primis la rotazione che gli ha permesso di avere giocatori pronti nei momenti decisivi.
Gandini - La mia fiducia nel tiro cresce dall’inizio dell’anno, la cosa mi ha sbloccato quando Treviso era partita bene, poi bravo anche Mancinelli che ha aiutato a chiuderla. A settembre non pensavo che sarei arrivato a questi livelli, ma il coach fin da subito era stato chiaro parlando di gerarchie e responsabilità. Ognuno ha avuto le sue possibilità, e sono contento della scelta che ho fatto questa estate. Trieste sarà dura, loro in casa sono quasi imbattuti, hanno un entusiasmo incredibile, grande pubblico, ma noi sappiamo che una lì la dobbiamo andare a vincere. Siamo in forma, lo abbiamo dimostrato, ma lo sono anche loro. E sono lunghi. Dobbiamo essere concentrati, evitare cali come in gara 3, e una là la possiamo vincere. Dopo gara 3 ero distrutto per avere deluso i tifosi, ma ora ci siamo riscattati.
Il video della sala stampa, grazie a Sportpress.