Voleva la prestazione prima della vittoria, Antimo Martino. La cosa funziona in parte, per una Fortitudo che esce sconfitta da Sassari dopo 15’ perfetti, ma lentamente soffocata da una Dinamo più lunga nelle opzioni offensive e capace di un parziale nel terzo quarto a cambiare l’inerzia, come si suol dire. Ci poteva stare, per la Fortitudo, questa sconfitta: diversa da quelle di Roma e Varese, e magari basta e avanza per dimostrare che la Effe, comunque, c’è.

Si parte con il tenore di Porto Torres Francesco Demuro a cantare l’inno, e con primi acuti che arrivano solo dalle ugole fortitudine: prima con Sims a dominare entrambe le aree – con il bicchiere mezzo vuoto dei due falli in pochi attimi – e poi con le aperture del campo a permettere otto punti in un amen di Cinciarini. Bologna apre subito la difesa migliore del campionato, tocca i 9 di vantaggio, 10’ che arriva sul 25-19 per gli ospiti.

Sassari prova ad avvicinarsi, fa -2 e palla in mano, ma Bologna non ha grossi problemi a rifiatare tra le tante perse altrui su eccessi di passaggite, e un attacco dove tutto sommato la boccia finisce sempre dove è giusto che finisca. Daniel fa 37-25, poi è normale che la difesa sarda inizi a pungere di più a centrocampo, permettendo a Spissu e agli altri italici insulari di provare la rimonta. Non è immediata la risposta bolognese, e al 20’ il vantaggio biancoblu si erode fino al 43-40.

Musica che cambia dopo l’intervallo, con Bologna più sfilacciata davanti e, dietro, del tutto incapace di gestire la riscossa di Evans e Vitali. Pareggio, sorpasso e allungo immediato con doppia cifra che arriva con la mattonata della mattinata a firma Bilan. La Fortitudo si trova a -11, arrotondato al 58-67 del 30’.

Sassari prova ad addormentare un po’ la partita, cercando di far passare il tempo senza fronzoli particolari. Scelta rischiosa, con Bologna che torna a -5 lucrando su maggiori attenzioni e limitrofi. E’ un fuoco di paglia: Gentile tripleggia, Bilan si risveglia, poi un dubbio contatto in area bolognese porta a tecnici, Martino che deve lasciare la panchina e nuova doppia cifra sassarese. Resta l’orgoglio che non fa annegare e che tiene comunque alta l’attenzione fino all’ultimo, ma l’ennesima tripla di Gentile chiude quello che poteva, chissà, essere riaperto.


(Foto Fortitudo Pallacanestro 103)

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