PESARO - VIRTUS, PAGELLE E INTERVISTE
Gaines - voto 8 - Il migliore, sbaglia veramente pochissimo. Nel secondo tempo non c'è praticamente bisogno di lui.
Deri - voto s.v. - Assaggia il campo nel garbage time.
Pajola - voto 7 - Sta pian piano confermando i passi in avanti. Nel secondo tempo gioca tanto e non si limita solo ai suoi punti di forza in difesa, ma guarda spesso il canestro.
Baldi Rossi - voto 6 - Gioca tanto, ma rimane ancora un po’ ai margini pur comunque rimanendo con la testa nella partita.
Markovic - voto 6,5 - Gestisce, sparacchia a volte un po’ troppo. La palla non gli entra e allora si limita a controllare e anche lui può riposarsi nel finale.
Ricci - voto 7,5 - Silenzioso, fa tutto, plus minus più che positivo per un giocatore che sta pian piano diventando importante in questa squadra
Cournooh - voto 6 - In ripresa rispetto alle scorse uscite, non segna ma fa altro, soprattutto in difesa.
Hunter - voto 8 - Spacca la gara, come al solito ultimamente. Entra dalla panchina, segna, difende e cancella ogni tentativo offensivo avversario. Un altro che sa fare tantissime cose, oltretutto al meglio.
Weems voto 7 - Tante cose, prima in difesa poi in attacco. Si applica molto e a Djordjevic questo piace tantissimo. Ottimo ritorno dal piccolo infortunio.
Nikolic - voto 6 - Si vede nel finale, subito un fallo ingenuo ma poi buoni movimenti e primi punti in maglia bianconera.
Teodosic - voto 6,5 - Gli basta un quarto, si accende, accende i compagni e poi nel secondo tempo per gran parte della gara può riposarsi e guardare dalla panchina.
Gamble - voto 7.5 - Parte fortissimo, dominante nell'area avversaria da una parte e dall’altra del campo. Non trova nessuno in grado di tenerlo e alla fine, insieme ad Hunter e Gaines, è la vera spina nel fianco della difesa di Pesaro.
Sala Stampa, a cura di Valentina Calzoni
Le parole di Sasha Djordjevic - Sapendo cosa vuol dire per la città di Pesaro questa partita ci siamo preparati bene difensivamente costruendo dei tiri aperti dalla difesa, soluzioni con extra-passaggio che mi sono piaciute molto. Abbiamo trovato Gamble in low post e anche questo mi è piaciuto molto. I ragazzi stanno capendo che non mollare in difesa per 40 minuti è una chiave fondamentale del nostro gioco. Abbiamo giocato di squadra e anche l’apporto dei giovani è stato fondamentale: mi è piaciuto Pajola, a parte qualche errore nell’ultimo quarto. Ogni vittoria - specialmente in trasferta - per noi è fondamentale quindi questa conta molto. Ai ragazzi non ho fatto troppi complimenti perche dobbiamo guardare avanti subito per pensare ad Andorra dove servirà grande energia. I miei grandi maestri dicono sempre che è meglio vincere: non sapevo fossero 13 anni dall’ultima volta in cui la Virtus è stata in testa da sola. In momenti come questi, all’inizio non guardo alle classifiche, non mi interessano. Voglio dire grazie dal cuore all’applauso che i tifosi di Pesaro mi hanno tributato. Non me lo dimenticherò, abbiamo conquistato l’Eurolega, poi è venuto a mancare Ford e sappiamo come è andata ma è stato un grande risultato per questa società. Grazie davvero, non lo scorderò mai.
Le parole di Federico Perego - Era una partita che per il nostro pubblico era molto importante quindi siamo dispiaciuti, abbiamo fatto tantissimi errori anche se ci abbiamo provato fino alla fine. Il nostro obiettivo è lavorare per arrivare a un livello come quello della Virtus migliorando in tutti gli aspetti di squadra e individuali. Abbiamo sofferto in ogni singolo elemento di gioco e balzano all’occhio sicuramente i rimbalzi.
Le parole di Giampaolo Ricci - Sapevamo di dover mettere tutta la nostra energia in questa partita e siamo stati bravi a difendere e passarci la palla, e mettere insieme il vantaggio che siamo riusciti a creare. E’ stimolante sapere di essere in testa. Ora tutti vorranno dare il massimo contro di noi ma siamo qui per vincere tutte le partite e vogliamo vincerle. E’ bello stare in alto, sappiamo che non sarà sempre facile, guardiamo a noi, al nostro lavoro di squadra e vogliamo riuscirci. E’ bello fare parte di questo squadrone, è bello essere in 12 con grandi giocatori d’esperienza. Siamo tanti, ma nessuno è indispensabile. C’è competizione sana e positiva e tutti vogliamo lavorare e metterci al servizio dell’allenatore con grande impegno. Step by step proviamo a diventare qualcosa di grande. La prima parola che il coach ci ha detto in spogliatoio? Andorra.
Deri - voto s.v. - Assaggia il campo nel garbage time.
Pajola - voto 7 - Sta pian piano confermando i passi in avanti. Nel secondo tempo gioca tanto e non si limita solo ai suoi punti di forza in difesa, ma guarda spesso il canestro.
Baldi Rossi - voto 6 - Gioca tanto, ma rimane ancora un po’ ai margini pur comunque rimanendo con la testa nella partita.
Markovic - voto 6,5 - Gestisce, sparacchia a volte un po’ troppo. La palla non gli entra e allora si limita a controllare e anche lui può riposarsi nel finale.
Ricci - voto 7,5 - Silenzioso, fa tutto, plus minus più che positivo per un giocatore che sta pian piano diventando importante in questa squadra
Cournooh - voto 6 - In ripresa rispetto alle scorse uscite, non segna ma fa altro, soprattutto in difesa.
Hunter - voto 8 - Spacca la gara, come al solito ultimamente. Entra dalla panchina, segna, difende e cancella ogni tentativo offensivo avversario. Un altro che sa fare tantissime cose, oltretutto al meglio.
Weems voto 7 - Tante cose, prima in difesa poi in attacco. Si applica molto e a Djordjevic questo piace tantissimo. Ottimo ritorno dal piccolo infortunio.
Nikolic - voto 6 - Si vede nel finale, subito un fallo ingenuo ma poi buoni movimenti e primi punti in maglia bianconera.
Teodosic - voto 6,5 - Gli basta un quarto, si accende, accende i compagni e poi nel secondo tempo per gran parte della gara può riposarsi e guardare dalla panchina.
Gamble - voto 7.5 - Parte fortissimo, dominante nell'area avversaria da una parte e dall’altra del campo. Non trova nessuno in grado di tenerlo e alla fine, insieme ad Hunter e Gaines, è la vera spina nel fianco della difesa di Pesaro.
Sala Stampa, a cura di Valentina Calzoni
Le parole di Sasha Djordjevic - Sapendo cosa vuol dire per la città di Pesaro questa partita ci siamo preparati bene difensivamente costruendo dei tiri aperti dalla difesa, soluzioni con extra-passaggio che mi sono piaciute molto. Abbiamo trovato Gamble in low post e anche questo mi è piaciuto molto. I ragazzi stanno capendo che non mollare in difesa per 40 minuti è una chiave fondamentale del nostro gioco. Abbiamo giocato di squadra e anche l’apporto dei giovani è stato fondamentale: mi è piaciuto Pajola, a parte qualche errore nell’ultimo quarto. Ogni vittoria - specialmente in trasferta - per noi è fondamentale quindi questa conta molto. Ai ragazzi non ho fatto troppi complimenti perche dobbiamo guardare avanti subito per pensare ad Andorra dove servirà grande energia. I miei grandi maestri dicono sempre che è meglio vincere: non sapevo fossero 13 anni dall’ultima volta in cui la Virtus è stata in testa da sola. In momenti come questi, all’inizio non guardo alle classifiche, non mi interessano. Voglio dire grazie dal cuore all’applauso che i tifosi di Pesaro mi hanno tributato. Non me lo dimenticherò, abbiamo conquistato l’Eurolega, poi è venuto a mancare Ford e sappiamo come è andata ma è stato un grande risultato per questa società. Grazie davvero, non lo scorderò mai.
Le parole di Federico Perego - Era una partita che per il nostro pubblico era molto importante quindi siamo dispiaciuti, abbiamo fatto tantissimi errori anche se ci abbiamo provato fino alla fine. Il nostro obiettivo è lavorare per arrivare a un livello come quello della Virtus migliorando in tutti gli aspetti di squadra e individuali. Abbiamo sofferto in ogni singolo elemento di gioco e balzano all’occhio sicuramente i rimbalzi.
Le parole di Giampaolo Ricci - Sapevamo di dover mettere tutta la nostra energia in questa partita e siamo stati bravi a difendere e passarci la palla, e mettere insieme il vantaggio che siamo riusciti a creare. E’ stimolante sapere di essere in testa. Ora tutti vorranno dare il massimo contro di noi ma siamo qui per vincere tutte le partite e vogliamo vincerle. E’ bello stare in alto, sappiamo che non sarà sempre facile, guardiamo a noi, al nostro lavoro di squadra e vogliamo riuscirci. E’ bello fare parte di questo squadrone, è bello essere in 12 con grandi giocatori d’esperienza. Siamo tanti, ma nessuno è indispensabile. C’è competizione sana e positiva e tutti vogliamo lavorare e metterci al servizio dell’allenatore con grande impegno. Step by step proviamo a diventare qualcosa di grande. La prima parola che il coach ci ha detto in spogliatoio? Andorra.