L'AVVOCATO SMACCHIA, COLLABORATORE DI GRASSANI: UDIENZA 11 SETTEMBRE, DIMOSTREREMO CHE NON C'È CONTINUITA' GIURIDICA O SPORTIVA CON LA VECCHIA FORTITUDO
A margine della presentazione di Daniel ha parlato Luca Smacchia, collaboratore dell’avvocato Grassani, che ha fatto il punto sulla querelle Fortitudo - Fiba.
E’ stato confermato - dal direttore generale Pavani - che il blocco riguarda entrambi gli stranieri, Flowers e lo stesso Daniel, e che i tesseramenti non sono ancora stati fatti, ma verranno effettuati a ridosso del campionato.
Ecco le parole di Smacchia: Al momento siamo in attesa di avere il giudizio di primo grado presso la commissione di appello della FIBA.
L’udienza sarà l’11 settembre a Monaco di Baviera, abbiamo avuto la notizia oggi. Preseneremo le ragioni della Fortitudo, cercando di ottenere l’annullamento della decisione in tempo per l’inizio del campionato. E’ una regola che la FIBA ha inserito da poco tempo, dopo l’affiliazione dell’attuale Fortitudo. Non c’è giurisprudenza su questo argomento, noi cercheremo di dimostrare che non c’è alcun collegamento giuridico o sportivo con la vecchia Fortitudo della gestione Sacrati.
La nuova regola FIBA è anche comprensibile, ci sono state realtà che hanno chiuso baracca e hanno ripreso, magari in un’altra città con la stessa gestione e lo stesso roster. Questo però non è il caso della Fortitudo, non c’è alcun contatto con la precedente gestione. Siamo fiduciosi.
Eventualmente la decisione di primo grado sarà appellabile al TAS di Losanna, l’auspicio è che si possa risolvere tutto il prima possibile.
C’è il rischio di iniziare senza uno straniero? Questa è la situazione attuale, ma siamo fiduciosi, anche la FIP è interessata e partecipa al giudizio, perchè questa situazione un domani potrà interessare altri club, e spiegherà in sede di giudizio che l’attuale Fortitudo è una nuova società con nuova affiliazione.
Nella lettera della FIBA viene contestato l’utilizzo del nome Fortitudo e il richiamo alla storia sul sito della società, questo è stato ritenuto sufficiente per la continuità. E la FIBA ha coinvolto nel giudizio le parti del vecchio lodo - Drucker - che ha presentato la propria posizione, spiegando che ha ancora 200mila euro da incassare, ma non c’è stata alcuna diffida o ingiunzione, dato che non è contrattualizzato con noi. Si è solo costituito nel giudizio.