Andrea Luchi, ex GM della Virtus e ora manager d'azienda, è stato intervistato su sportal.it sulla situazione del basket italiano.
Luchi ha parlato anche della situazione della Virtus, usando parole piuttosto pesanti. Ecco le sue parole in merito:

Lei general manager della Virtus Bologna l'unica volta che Siena poteva perdere sul campo e conquistato l'ultimo trofeo, può spiegare perchè il club col maggior incasso e pubblico pagante è retrocesso per la prima volta in A2?
Non è facile da spiegare, tanto meno da capire dall’esterno. Sicuramente, sono stati fatti degli errori, molti e direi anche grossolani, perché una retrocessione è come una promozione, non inganna mai, essendo il compendio di molti mesi di lavoro. Pensare alla Virtus Bologna in A2 fa male, molto male. Spero che chi dirige il club adesso abbia ben presente il valore della storia delle V nere ed il capitale inestimabile che rappresenta il popolo bianconero che, per numero, passione e competenza, è praticamente senza uguali a livello nazionale. Bisogna ripartire dalla gente della Virtus e dall’orgoglio smisurato di questa grande comunità. La Virtus in A2 deve essere di passaggio, ho già sentito discorsi che non mi piacciono del tipo “a fine stagione vedremo se siamo da serie A o meno”, consentitemi di dissentire da questo tipo di impostazione. Se sei a Bologna, ti chiami Virtus e giochi la serie A2 devi avere fisso in mente un unico obiettivo: uccidere il campionato, spazzare via la concorrenza per tornare dove ti compete. Tutto il resto per me non esiste ed è incomprensibile.

VIRTUS, PER UMEH MANCA SOLO LA FIRMA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE