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(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Scopertasi quasi obbligata alla ricerca del temine play in sul dizionario dopo aver sperato di evitarlo (diciamo che un tempo si chiamava wild card, insomma è roba che c'è sempre stata, più o meno. Un turno extra di playoff), la Fortitudo pare essere caduta in una specie di bolla malinconica figlia di tre sconfitte consecutive - almeno le due trasferte, diciamo, su campi dove si poteva perdere senza gridare al clamoroso al Cibali - ma soprattutto dell'impressione di non aver trovato quella quadra che si sperava fosse arrivata in precedenza. Insomma: l'ovunque proteggici affidato a Caja nei momenti migliori non è tale, il coach non ha la bacchetta magica e non sempre le sue direttive vengono assimilate al meglio dalla truppa: scorso anno era andata, quest'anno per ora no, e come ha detto di recente se venite a cena a casa mia dicendomelo all'ultimo momento si fa con quel che c'è. In soldoni: non è la squadra che avrei forse fatto io, vediamo cosa salterà fuori ma non dimenticatevelo quando commentate.

Ecco, magari si potrà sperare che la squadra per il 2025-26 possa essere fatta senza i ritardi del 2023 (quando gli smottamenti societari costrinsero a iniziare il mercato in ritardo, cosa tra l'altro copincolla del 2022) e quelli del 2024 (in questo caso, figli della querelle con lo stesso Caja dopo l'eliminazione con Trapani). Però, ha senso lasciare tutto adesso, quando la storia ricorda che i playoff sono un capitolo del tutto diverso, e basta trovare la chimica giusta per far saltare per aria tutto il negativo precedente? Intanto vediamo di recuperare chi c'è (lunedì out Aradori e Vencato almeno a referto), poi sarà quel che sarà, come ugolava Tiziana Rivale.

Rimini, quindi. Seconda in classifica, senza possibilità di arrivare prima ma con la necessità di portare a casa almeno un'altra vittoria per confermare la posizione. Migliore del lotto quando c'è da vincere fuori (12-6), ha avuto un percorso non dissimile, forse, da quello della Fortitudo dell'anno scorso: ritenuta squadra da metà classifica, inizio scintillante, alti e bassi a metà strada e ripresa attuale, con 5 vittorie di fila interrotte, domenica, dalla partita che ha sancito la serie A per Udine. 12 per l'esterno Robinson (assente all'andata) e 13+8 per l'alona Johnson, che ebbe facile gioco, sempre all'andata, contro un Gabriel che poco ci capì. Poi, un pacchetto italiani interessante: 15 di Marini (la cui partita ad ottobre portò il suo ex presidente ad uno sportivissimo tweet, o come si chiama ora, di sberleffo contro la Effe), i 10 di media del lungo Camara, e altra doppia cifra per il regista Grande. Allena Sandro Dell'Agnello, che bene finora ha fatto.

Si gioca lunedì, ore 20.45, diretta Rai Sport, Radio San Luchino e Canale 88.

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